Bancarella selvaggia all'Eur: le strade all'ombra della Nuvola sono invase dai rifiuti
A pochi passi dal Nuovo Centro Congressi le strade sono invase dai rifiuti. Siracusa: "I mercatini che non rispettano le regole sono incompatibili con il quartiere degli uffici e dei musei. Ma acil Comune perchè non interviene?"
Viale America, la sera, si trasforma in un tappeto di cartacce, bicchieri di plastica, cartoni e cicche delle sigarette. Quintali di rifiuti lasciati a terra però contrastano decisamente con l’immagine che si sta cercando di restituire al Pentagono. L’apertura del Luneur Park, il completamento della Nuvola di Fuksas e la prossima inaugurazione dell’Acquario, stanno infatti ridisegnando il quartiere. Il presente è però ancora caratterizzato da fenomeni che non si riesce a sconfiggere. Dalla prostituzione alla bancarella selvaggia.
LA BOLKENSTEIN - "A meno di cento metri dal Nuovo Centro Congressi, gli ambulanti lasciano a terra di tutto – segnala Federico Siracusa, ex Vicepresidente del Consiglio municipale – i camion bar ed i mercatini che non rispettano le regole, e l’estetica, sono incompatibili con il quartiere degli uffici e dei musei. Qui infatti abbiamo un problema enorme di decoro urbano che la politica continua a non voler affrontare”. La questione sollevata, offre il fianco a due considerazioni. La prima è sull’ubicazione di alcuni mercati. “Con l'entrata in vigore della Bolkestein sarebbe possibile sopprimere mercati come questi – spiega Siracusa – mentre adesso non si potrebbe fare, in quanto una normativa regionale richiede l'individuazione di un sito alternativo economicamente equivalente”.
CONTROLLI CARENTI - Il degrado causato dagli esercenti irresponsabili, a prescindere dalla Bolkenstein, può essere affrontato anche incrementando i controlli. “Gli operatori devono essere in regola con il pagamento della Tassa di occupazione del suolo pubblico. Ma se non lo sono – osserva Siracusa – rischiano la decadenza della concessione, che può essere revocata dal Comune. Sempre il Comune deve poi contestare ai singoli operatori la palese infrazione delle elementari norme di conferimento dei rifiuti e, anche in tal caso, può avviare una procedura di decadenza della concessione. Bisognerebbe dunque chiedersi perché non lo faccia – ragione l’ex Consigliere – io credo che la risposta sia semplice: manca la volontà politica”. A farne le spese sono le strade di un quartiere che, pur guardando al futuro, resta ancorato ad un presente degradante.
