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Sabato, 20 Aprile 2024
Altre Trigoria / Via Mario Vinciguerra

Trigoria, i gas della "voragine sulfurea" saranno analizzati: parte il monitoraggio anche nelle case

I rilevatori per misurare il radon saranno posizionati nelle abitazioni limitrofe. De Juliis (FdI) "E' da due anni che segnalo la presenza di quella voragine. Finalmente s'interviene"

A Trigoria, nell'estate del 2017, si è formata una singolare voragine. Si trova in via Mario Vinciguerra, a poca distanza da un nucleo abitato. All'interno della buca, pochi centimetri sotto il manto stradale, è presente un corso d'acqua di cui si sa pochissimo. L'unico aspetto certo è che, da lì, proviene un odore penetrante, tipico delle esalazioni sulfuree

L'interrogazione presentata in municipio 

"Le condizioni della buca sono state affrontate in divesfe commissioni municipali – ha ricordato il consigliere Massimiliano De Juliis (FdI) – ed in quelle occasioni siamo stati rassicurati  sul fatto che sarebbero partiti dei controlli al più presto. Poichè fino ad un mese fa non è accuduto nulla, ho presentato un'interrogazione al presidente d'Innocenti – ha chiarito il consigliere – anche perchè ho notato che, nel corso degli ultimi mesi, i miasmi sono andati via via peggiorando". All'ente di prossimità è stato chiesto anche di mettere in sicurezza la buca, fino a quel momento segnalata solo attraverso delle transenne.

Gas potenzialmente pericolosi

L'interrogazione ha avuto il merito di accendere i riflettori sulle condizioni della buca. Se n'è interessato direttamente il Dipartimento Sicurezza e Protezione Civile di Roma Capitale.  "L'area adiacente alla voragine  - si legge nel verbale redatto proprio dalla Dipartimento capitolino - è interessata da esalazioni di gas endogeni ,principalmente anidride carbonica idrogeno solforato e radon che possono essere causa di problematiche alla salute pubblica". Premesse tutt'altro che rassicuranti anche perchè arrivano dopo due anni durante i quali non sono stati svolti particolari controlli.

Le centraline nelle case

Ora, fa sapere il Dipartimento Sicurezza di Roma Capitale "si dovrà procedere alla quantificazione delle concentrazioni dei gas esalati attraverso 4 rilevatori attivi per la misurazione orarie dei 3 gas". Una centralina verrà così sistemata in corrispondenza della voragine ed altre tre "in ambienti indoor di civile abitazione". Non solo. Il Dipartimento ha previsto anche l'installazione di "50 coppie di rilevatori passivi di radon da posizionare negli appartamenti condominiali adiacenti alla voragine". Quindi sarà necessario ottenere anche la collaborazione del vicino condominio, già informato di queste necessità. 

La messa in sicurezza

La buca, secondo le indicazioni fornite dal dipartimento, sarà circoscritta attraverso "una recinzione costituita da paletti meccanici infissi nel terreno e da una rete metallica alta almeno due metri con cancello pedonale dotato di adeguata chiusura". Le attuali transenne quindi, almeno durante la fase del monitoraggio, veranno quindi sostituite. Poi sarà necessario comprendere cosa fare di quella voragine sulfurea perchè "non si può procedere al suo riempimento". Verrà di consueguenza predisposta "una canalizzazione di drenaggio". Ma è un problema successivo.

Due anni di inerzia

"E' incredibile che a distanza di quasi due anni dalle prime segnalazioni - ha fatto notare il consigliere De Juliis - non sappiamo ancora se le concentrazioni dei gas siano pericolose o meno per i cittadini. Se fossero partite subito le indagini, a quest'ora probabilmente già lo avremmo saputo".

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