Ancora fiamme a Castel Romano: "Roghi tutti i giorni, più di 20 i container incendiati"
Continua l'escalation di incendi nel campo rom sulla Pontina. Un'operatrice della Cooperativa 29 giugno, che ha un presidio nella struttura: "Tante le segnalazioni inviate all'Ufficio Nomadi"
Più di 20 container andati a fuoco e un quadro che col passare dei giorni sembra esasperarsi. Al campo rom di Castel Romano gli ultimi roghi sono divampati tra venerdì e domenica notte. Gli ultimi di una lunga serie appiccati nei giorni scorsi alle baracche del villaggio.
"Abbiamo presentato una serie di segnalazioni all'Ufficio Nomadi del Comune - ci racconta un'operatrice della Cooperativa 29 giugno che dentro al campo ha un presidio sociale - la situazione sta degenerando e ormai gli incendi avvengono a cadenza quotidiana". Quante famiglie hanno lasciato l'area?
"All'incirca 150 persone dal campo dei serbi, dove sono rimaste solo tre famiglie". Gruppi di rom che si sono spostati soprattutto verso i vecchi campi di La Martora e via Salviati. Si è parlato a più riprese di violenza tra etnie come causa scatenante del tutto. Soprusi e violenze nati da faide interne tra serbi e bosniaci. Ma accanto a quanto diffuso in maniera più o meno ufficiale non sono mancate letture alternative.
La stessa operatrice ci ha riferito di una volontà dilagante nel campo di tornare nelle vecchie residenze (i maxi campi chiusi dal piano Nomadi Alemanno). Motivo principale la distanza siderale dal centro cittadino percepita dagli abitanti come ostacolo insormontabile alle normali attività quotidiane.
E qui le due interpretazioni politiche immancabili, con relative stoccate tra le parti. La maggioranza che vi legge il fallimento della gestione nomadi da parte della vecchia giunta, con rom relegati in campi inadatti a contenerli, isolati dalla civiltà e privati dei diritti fondamentali. E l'opposizione che già condanna un certo lassismo in materia da parte del nuovo sindaco, con rom che approfitterebbero del nuovo clima per tornare in città utilizzando qualunque pretesto per lasciare gli alloggi attuali.
