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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Cecchignola: “Noi ci spariamo solo panettone e spumante”

Prosegue la richiesta di molte associazioni del quadrante Cecchignola, d'un tavolo interistituzionale sugli sviluppi urbanistici dell’area. Oggi si è tenuto un colorato sit-in davanti al Ministero della Difesa

Non si fermano più le iniziative prodotte dalle associazioni del quadrante Cecchignola, intenzionate a chiudere il contenzioso sul prolungamento di via Kobler, ma anche preoccupate dalla notizia di un allargamento della zona d’esercitazione militare, che si tradurrebbe in nuove cubature a discapito del verde pubblico.

LA RICHIESTA D'UN TAVOLO DI CONFRONTO - “Alla Cecchignola ci spariamo solo panettone e spumante”. Questo - riferisce una nota - lo slogan con il quale i rappresentanti delle associazioni locali hanno manifestato sotto al Dicastero di via XX settembre stamattina. «Una protesta leggera ma dal contenuto denso, quello di chiedere al Ministero della Difesa di partecipare urgentemente al tavolo interistituzionale con il Comune di Roma sui progetti di espansione della città militare Cecchignola - sottolineano i rappresentanti delle associazioni  Colle della Strega, Cecchignola Vivibile, Comitato di quartiere Vigna Murata, Comitato per il Verde urbano e Comitato no tangenziale Kobler - questa di oggi è la seconda iniziativa che facciamo nel giro di pochi giorni e non fermeremo finché non avremo ottenuto il tavolo interistituzionale".


IL PARCO E LA VIABILITA' -  Dopo il flash mob davanti al Campidoglio, è stata dunque la volta di un sit-in di protesta, molto ironico e ilare, proprio sotto il Ministero della Difesa. “Stiamo lanciando la nostra campagna di inverno” dicono le associazioni ed i comitati “perché il Ministero della Difesa apra alla mobilità civile e perché si chiuda subito la conferenza di servizi sul prolungamento di via Kobler. La comunità dei cittadini ha già dato tanto ai militari in termini di servizi  e di scuole, e continuerà a dare per  i nuovi militari in arrivo. In particolare chiediamo che ci sia il pronunciamento fermo del Comune di Roma sulla questione del parco e della viabilità, nonché dell'impatto del nuovo poligono e delle nuove abitazioni sulla cittadinanza. Questo per noi, che ci occupiamo da 12 anni della cosa, che abbiamo portato progetti alternativi su progetti alternativi per risolvere queste problematiche per anni e non per un giorno, è un punto imprescindibile. Non accettiamo che ci siano altri a discutere per noi. Stavolta la misura è colma e occorrono fatti immediati e non parole”.

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