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Vitinia: dieci minuti di panico alla stazione

In mattinata, a causa dei disservizi del treno Roma Lido, una decina di viaggiatori esasperati hanno occupato i binari della stazione di Vitinia

Vitinia, storico quartiere arroccato su una collina, è collegato con il resto della città esclusivamente tramite la stazione del treno Roma Lido. Nessun autobus infatti, riuscendo ad inerpicarsi per le ripide salite, le cui pendenze toccano il 30%, è in grado di metterla in comunicazione con le aree limitrofe.

La splendida solitudine di Vitinia, come si diceva, è ulteriormente aggravata dai disservizi di una linea che, come già sottolineato in passato, crea barriere per disabili ed anziani, a causa di scale mobili non sempre funzionanti. A questo disagio cronico, stamane, di buon’ora, se ne è aggiunto un altro.

Erano circa le 7.30, quando, in rapida successione, i viaggiatori che aspettavano di prendere il proprio treno per recarsi in centro, hanno visto passare tre o quattro convogli completamente pieni” fa notare Alessio Stazi, abitanti del quartiere e coordinatore di SEL nel Municipio XII.

Dopo circa 45 minuti di attesa, con la conseguente calca che si era formata in banchina, dovuta al fatto che nessuno riuscisse a salire, finalmente è arrivato un treno. A quel punto però, si è verificato un altro problema, poiché le porte non riuscivano a chiudersi. E quest’ultimo disagio, è stato deleterio” ricorda Stazi.

Ne è risultata una protesta estemporanea, messa in atto da una decina di passeggeri che, esasperati dalla situazione, sono scesi dal treno per occupare i binari. “Si è risolto tutto in una decina di minuti. Ma in quel momento – ricorda Alessio Stazi, testimone dell’accaduto – per la concitazione e la tensione accumulata, non si capiva cosa sarebbe potuto accadere”.

Le condizioni in cui i viaggiatori sono costretti a sottostare, a Vitinia come a Tor di Valle, per citare due stazioni della Roma Lido che insistono nel territorio del Municipio XII, sono note.
Scale mobili disattivate, quando sono esistenti, barriere architettoniche a piè sospinto, uscite di sicurezza sbarrate, nessuna pensilina per proteggersi dalla pioggia o dalla neve.

Se si sommano i ritardi, per quanto sembri paradossale sottolinearlo, si può concludere che oggi, tutto sommato, la protesta dei passeggeri di Vitinia poteva avere un altro epilogo. E siamo contenti che il buon senso e la pazienza degli utenti, abbia prevalso sui disagi e sui disservizi che, da anni a questa parte, vengono ciclicamente denunciati.
 

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