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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Discarica Falcognana: il Presidio è più tecnico dei tecnici

Il Presidio, attraverso una brillante analisi socioeconomica, torna a rivendicare il proprio diritto a partecipare ai prossimi tavoli tecnici

Non è andata giù l’esclusione dal Tavolo Tecnico, ai tanti residenti che si riconoscono nel Presidio No Discarica Divino Amore. La netta cesura che si sta consumando tra gli attori istituzionali ed i cittadini, sembra configurarsi come una scelta poco lungimirante. Autoritaria. Ma soprattutto incomprensibile, se si crede che sia dovuta ad una differente capacità d’analisi del fenomeno sociale.

UN'ANALISI DI SPESSORE - Giocando proprio su quest’ultimo punto, il Presidio ha voluto dimostrare, una volta per tutte, che il livello d’elaborazione cui i cittadini sono arrivati, è d’un certo spessore. E tende a non sfigurare, rispetto ad una supposta  conoscenza del fenomeno, da parte dei vari livelli istituzionali. Di conseguenza, per mostrare d’avere “le carte in regola” al fine di partecipare ai prossimi Tavoli Tecnici, il Presidio ha diffuso un lungo comunicato, che parzialmente riprendiamo.

L'EMERGENZA INDOTTA - “Il Presidio No Discarica Divino Amore contesta alla radice il metodo delle discariche quale principale sistema per il loro smaltimento. Il Presidio esprime infatti un convinto dissenso rispetto a metodi anacronistici, inefficienti e opachi, spesso perfino oscuri, per la risoluzione del problema rifiuti. Tali metodi, infatti, affrontano la questione con soluzione errate; conseguentemente il problema persiste, anzi si aggrava, determinando quello che le istituzioni definiscono uno “stato di emergenza”.

LA COOPERAZIONE E GLI INCENTIVI - "In questo quadro, il Presidio individua le vere soluzioni al problema rifiuti. Le società sono infatti realtà complesse, articolate in innumerevoli relazioni. Come tali, questioni di carattere generale devono necessariamente essere affrontate secondo un approccio cooperativo. In tema rifiuti, la cooperazione si fonda su un sistema a “Incentivi Compatibili”. Nel caso specifico, le parti sono rappresentate da tutti i soggetti componenti la collettività: persone, enti, istituzioni, imprese, consumatori. Ciascuno deve essere incentivato ad adottare comportamenti corretti in modo tale che lo spirito cooperativo arrechi a tutti, nessuno escluso, una utilità e/o un vantaggio.


COOPERAZIONE VS COMPETIZIONE - Il Presidio rileva che la situazione attuale esprima un regime di non cooperatività. I risultati sono noti: forti disagi sociali per gli abitanti direttamente esposti alle esalazioni delle discariche, svantaggi economici per moltissimi, enormi profitti per pochissimi, devastazione dell’ambiente e dell’ecosistema. Ciò avviene senza che il problema sia risolto, anzi si amplifica. L’azione di lotta svolta dal Presidio si fonda pertanto su un approccio costruttivo. Se non è possibile eliminare il problema, il Presidio ritiene che vada ridotto ai minimi termini. Pertanto, in un’’ottica strategica di Pianificazione e Programmazione è necessario: 1. Specificare l’’obiettivo finale: risolvere il problema rifiuti (Pianificazione) 2. definire i vari step: strumenti attuativi fondati su sistemi a incentivi compatibili nelle modalità concordate (Programmazione)”.

LA LOGISTICA INTEGRATA DEI RIFIUTI - Dopo aver mostrato una certa dimestichezza con alcune teorie sociologiche, il Presidio mostra anche una certa dimestichezza in macroeconomia. “In termini strettamente economici, riteniamo che i rifiuti debbano dar vita ad una vera e propria curva di domanda, ovvero beni aventi un valore o una utilità. Ciò porta il Presidio a contestare l’usuale espressione “Ciclo integrato dei rifiuti”. Il Presidio preferisce parlare di “Logistica integrata dei rifiuti” a sottolineare che ciascun rifiuto abbia la sua netta collocazione e conseguentemente la sua corretta gestione. Solo i rifiuti “senza casa” (che le stime con percentuali prossime allo zero), nell’ambito del rigoroso rispetto di tutte le norme di salvaguardia, potranno essere conferite nelle discariche. I gruppi tecnici stanno sviluppando approfonditamente l’argomento e all’esito del lavoro il Presidio convocherà apposita conferenza stampa”.

LA RIVINCITA – “La domanda che poniamo alle Istituzioni presenti nel tavolo tecnico è la seguente: è ancora il caso di tener fuori da quel tavolo il Presidio No Discarica Divino Amore chiudendo in questo modo la porta alle idee e alle innovazioni per una società migliore e per un futuro ecosostenibile?”.

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