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Ardeatina: una discarica a Solfatara?

Trapelata la notizia dell’individuazione del sito "post Malagrotta", all’interno del Municipio XI. Ma l’amministrazione insorge, poiché l’area, una cava tufacea, venne giudicata inadatta già dieci anni fa

L’arrivo dell’estate e del gran caldo, come ogni anno, si accompagna ad una pletora di vicende, relegabili alle pagine di cronaca, che sembrano congegnate per spingere i romani il più possibile fuori dalla metropoli.

Le notizie estive. Dalla follia omicida che coglie pitbull e rottweiler, in testa alle aggressioni agostane; alla vicenda dell’uomo cannone che, rimasto imprigionato per 3 giorni  nell’ascensore di casa, si salva grazie alla quantità di lipidi contenuti nel proprio corpo. L'elenco sarebbe infinito, poichè sono davvero tante le pseudo notizie, spesso prodotte in serie, che riempiono gli asfittici telegiornali e gli inserti di cronaca, nei quotidiani romani.

Il post Malagrotta. Negli ultimi anni, tra le vecchine morte di caldo, e la storia del micio smarrito che ritrova la padroncina dopo aver percorso tutto il litorale laziale, sta prepotentemente scalando la classifica un’altra notizia. Quella che da per certa l’individuazione del nuovo sito per il post Malagrotta. Di norma, si smentisce tutto e si procede con l’ennesima proroga in favore di una discarica abusiva da almeno un lustro. Pertanto la scorsa estate, lo abbiamo raccontato in diretta, l’indicazione di un sito provvisorio, in località Quartaccio, aveva fatto  balzare dalla sedia i residenti di Tor de’ Cenci che abitano vicino alle omonime cave. Un mese fa, invece, analoga sorte è toccata ai residenti della Cecchignola, per una fuga di notizie che attribuiva, al Presidente della Provincia, la scellerata idea di farne una nuova discarica.

Le discariche del territorio. Negli ultimi giorni, a ridosso della festività e del ponte, un altro allarme, in tema rifiuti, ha destato l’attenzione dei romani: la possibile individuazione di un nuovo sito, alle porte di Roma, e più precisamente nell’area di Solfatara, nel Municipio XII.
“Zingaretti continua a dare i numeri dal caldo di questi giorni – ha commentato Stefano Ambrosetti, dirigente Pdl e Presidente dell’Associazione Cuore Tricolore -  la settimana scorsa aveva indicato il XII Municipio, più precisamente la Cecchignola, come presunto luogo della nuova discarica di Roma, mentre è notizia di oggi – commentava nel fine settimana Ambrosetti -  che il Ministero su indicazione del Presidente Zingaretti abbia individuato come sito la zona della Solfatara, nel XII Municipio, a confine con Pomezia. Sito già dichiarato inadatto anni fa in quanto ex cava di zolfo. Speriamo sia solo un colpo di sole estivo” – chiosa Ambrosetti, ricordando che – nel territorio del XII Municipio, c’è già una mega discarica di rifiuti pericolosi nei pressi del Divino Amore. Inoltre siamo adiacenti alla discarica di Albano, zona dove sorgerebbe anche un inceneritore, e a pochi chilometri dal nostro confine insiste una mega discarica di amianto. Il tutto a pochi chilometri dalla Solfatara”.


Il Municipio XII pronto alla mobilitazione. Sembrerebbe un pericolo serio. Ma siamo in estate, e le montagne partoriscono i topolini. Oppure no? Il dubbio viene, quando si legge il comunicato, particolarmente allarmante,  diramato dal Presidente Calzetta.
“Sembra confermata la recente informazione secondo la quale il Ministero all’Ambiente, su indicazione della Provincia di Roma,  avrebbe individuato per la realizzazione della discarica un sito in località Solfatara sulla Via Ardeatina, a ridosso del territorio di Pomezia - ammette il minisindaco, che prosegue - Sarebbe un atto gravissimo, contro il quale la comunità del Municipio XII e' pronta a mobilitarsi. Già alcuni anni fa si era tentato di trasformare quest'area in sito per discarica, ma a seguito di accertamenti tecnici e della rilevazione di vari vincoli, l’ipotesi fu scartata. L'area in oggetto, infatti, e' una ex cava di zolfo ricca di giacimenti di gas naturali nel sottosuolo e quindi assolutamente inadatta per lo scopo. Ho già preso contatti il Comune di Pomezia – conclude il Presidente del Municipio XII - con il quale nelle prossime ore decideremo le azioni comuni da intraprendere". Aspettiamo di conoscerne gli sviluppi. Per capire se la vicenda andrà annoverata insieme alla scomparsa della signora Pina, morta a causa del caldo insopportabile a 112 anni, oppure se  acquisterà i connotati di una notizia. Nel qual caso, saremo pronti a trattarla nella giusta maniera. Sottraendola al gioco forzoso degli accadimenti che riempiono le pagine della cronaca estiva.
 

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