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EUR: “I risultati del PDL a Roma sono preoccupanti”

Il Presidente Calzetta commenta il risultato elettorale nel territorio. "Sono preoccupato. Il PDL perde voti, per lo scotto di alcuni scandali, ma anche per le carenze del partito a livello cittadino"

I risultati delle elezioni politiche 2013, su cui si è cominciato a ragionare sin dai primi Instant Pool, aprono la strada a moltissime interpretazioni.
Al di là dell’affermazione del M5S e del recupero del PDL, infatti, sono molti i temi che si prestano ad un approfondimento. La grande rimonta del partito di Berlusconi, ad esempio, non ha avuto grosse ripercussioni a livello municipale, relegando il Popolo delle Libertà in terza posizione, ad una certa distanza da PD e M5S. Ne abbiamo parlato con il Presidente Pasquale Calzetta.

UN RISULTATO POLITICO - “A questo punto è evidente che Roma, per il partito, non costituisce un grosso serbatoio di voti. Il risultato, comunque, deve inquadrarsi sul piano politico, prima che a livello territoriale. L’arretramento del PDL – valuta Calzetta – è il risultato di un quadro più ampio, in cui entrano in gioco fattori di cui si paga lo scotto, come gli scandali che, in altre Regioni, sono stati meno sentiti”.

IL PARTITO A ROMA - Ma c’è dell’altro, nell’analisi che il minisindaco compie dell’elezioni 2013, partendo dai dati acquisiti (della Camera) nel Municipio XII.  “Io ritengo che, al di là del lavoro della Giunta e del Consiglio, va segnalato che qui manca un partito  a livello cittadino– ragiona Calzetta, commentando il 18 % ottenuto dal PDL nel territorio municipale– non siamo riusciti a fare un Congresso a Roma, né abbiamo nominato i rappresentanti nei municipi.Mentre a livello nazionale c’è stato Berlusconi che ha ottenuto un grosso risultato attraverso una campagna elettorale solitaria e molto efficace, laddove per solitaria intendo senza ricorso ad altre figure di primo piano, nel territorio si paga lo scotto di una classe dirigente che a livello comunale  e regionale, non è che ci abbia dato una grande mano - riconosce il minisindaco che poi aggiunge - Ora deve aprirsi un percorso per capire le ragioni e cercare di ricoinvolgere la base”.

IL MOVIMENTO 5 STELLE - Non poteva mancare un riferimento alla vera novità di questa tornata elettorale: il Movimento 5 Stelle. “il dato del M5S rispecchia il dato nazionale ed io lo interpreto come un voto di protesta – ragiona Calzetta –  sulla scorta dei programmi presentati, confermato anche  dall’intervista che Grillo ha rilasciato oggi, in cui non si dichiarano mai quali siano le reali intenzioni. Io credo che sia troppo facile dire ‘sono tutti ladri’. Adesso che hanno ottenuto quest’affermazione elettorale, è necessario che si confrontino con i loro progetti e le loro proposte, traducendole sul piano amministrativo”.

RICOMPATTARE LA BASE - Il dato del M5S, sul territorio municipale, rispecchia quanto avvenuto alla Camera, consegnando ai grillini la palma del partito più votato, con oltre 30500 voti ed il 28,27 % di preferenze accordate. Un fatto che il Presidente Calzetta mostra di non sottovalutare. “Nei voti che hanno ottenuto ci sono anche alcuni espressi da elettori del centrodestra. Ora abbiamo tre mesi per capire cosa vogliamo fare, e come ricompattare la base. Per noi il dato emerso è molto preoccupante, vedremo col partito e con il Sindaco come porvi rimedio.Mi sembra, comunque, che il quadro politico sia in grande fermento e che, qualcosa in più soprattutto nel rapporto col territorio municipale, si possa capire analizzando i risultati delle concomitanti elezioni regionali”.

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