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Primarie Municipio IX (ex XII). Siracusa: “la mia esclusione è totalmente illegittima”

Il Consigliere, estromesso dalla coalizione Roma Bene Comune, al contrattacco: “Ritengo d’esser stato escluso per aver parlato di argomenti, dei quali non avrei dovuto mai parlare”

Escluso dalle primarie, nonostante il ricorso presentato nei termini previsti, il Vice Presidente del Consiglio Municipale, ex PD ed ex IDV, ancora non sa se, effettivamente, le primarie avranno luogo o meno.

IL NUOVO SOVIET – Con la concomitante esclusione del Consigliere Vecchio (gruppo misto) e la rinuncia di Dante De Pasquale, candidato in quota socialista che ha però rinunciato alla competizione, la permanenza delle primarie nel Municipio IX ex XII, è legata ad un filo. O meglio, al ricorso dei candidati Vecchio e Siracusa. “La mia esclusione è totalmente illegittima ed i motivi per i quali è avvenuta, riportati in una lettera, sono pretestuosi   - chiarisce subito Siracusa -  Dopodiché non ho mai ottenuto altre spiegazioni, ho chiesto, per ora inutilmente, di essere ricevuto dalla Commissione Roma Bene Comune, alla quale comunque ho presentato un ricorso nelle 24 ore successive alla mia esclusione, come previsto.  E non ho saputo più nulla, ma qua siamo nell’arbitrio più totale. Queste primarie sembrano diventate qualcosa di simile ad un soviet”.

LA DENUNCIA SUI PUNTI VERDE QUALITA’ - Sulle ragioni dell’esclusione, il Consigliere che abbiamo conosciuto anche per le battaglie sui Punti Verde Qualità, si è dato una spiegazione tranchant. “Io ritengo di essere stato escluso solo perché ho parlato di argomenti dei quali non avrei mai dovuto parlare.  Nel caso dei PVQ,  parliamo  di un’esposizione del Comune, con le fideiussioni, per 600milioni” Come altre volte rilevato, se i privati non pagano, è il Comune, che ha fatto da garante con le banche, a dover coprire le somme inevase. Con importanti ricadute, in altri settori, che con più difficoltà possono accedere al credito sportivo.  “L’anno scorso il Comune ha dovuto versare, per due concessionari che non avevano pagato le rate dei mutui, 11,5 milioni di euro. Ed a mio avviso, è solo l’inizio. Ma questa storia – incalza Siracusa – dei Punti Verde Qualità è stata approvata all’unanimità in Consiglio Comunale e quindi è chiaro che, se vai a parlare di questo, tocchi dei fili scoperti e queste sono, in assenza di motivazioni tecniche, le naturali conseguenze”.

LO STRUMENTO DELLE PRIMARIE - Sul valore delle primarie, come strumento di partecipazione, Siracusa, come in altre occasioni, ha espresso il suo pensiero.  “Io ho sempre creduto che le primarie fossero importantissime. Le primarie dovevano essere lo  strumento per  consegnare, diversamente da quanto avviene a livello nazionale,  la scelta ai cittadini rispetto al loro candidato presidente, o sindaco, se avvengono a livello cittadino. Qui invece c’è stata un’intromissione per modificarne l’esito. A mio avviso il punto è questo: se tu organizzi una competizione le regole devono essere chiare da prima. In più, se dai dei moduli da far sottoscrivere e questa persona ti porta le firme, poi non puoi escluderlo, perché  così facendo vai contro gli elettori , non contro il candidato. Forse sono state sbagliate le regole e dovevano essere più stringenti? Ma se si è deciso di farle aperte al centrosinistra, poi bisognava agire di conseguenza”.

LA CONSIDERAZIONE PER I RESIDENTI - Abbiamo chiesto, al Consigliere Siracusa, cosa si aspetta, alla luce del prolungato silenzio della Commissione. “Il mio auspicio è che si riammettano tutti gli esclusi, si rinviino di una settimana le primarie e quindi si riapra la discussione, parlando dell’impostazione culturale che differisce tra i candidati. I cittadini di questo territorio – afferma Siracusa, forte delle 1700 firme raccolte -  sono stati trattati come fossero residenti di quart’ ordine. In tutta Roma si fanno le primarie tranne  che nel nostro e nell’ex Municipio XI. Io credo – conclude l’intervista Siracusa – dal momento che l’amministrazione Alemanno come minimo non è stata granchè,  che se vuoi vincere, devi riprendere la massa riformista che hai perso. E la riprendi  con la linfa nuova e cioè rimescolando le carte. Ma  il problema è stata la linea politica adottata, che purtroppo ha sminuito questo strumento, concepito con finalità completamente diverse”.

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