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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Fonte Laurentina: sgomberato l’ennesimo insediamento abusivo

Continua la politica intransigente del Municipio XII nei confronti dei clandestini presenti nel territorio. Ma quanti sono gli insediamenti?

Era stato preannunciato nella giornata di ieri. Ed era stato richiesto da una buona parte dei residenti. Promessa mantenuta e, nella mattinata di oggi, è stato effettuato un altro sgombero. L’ennesimo a Fonte Laurentina, dove se ne contano diversi di accampamenti. Il più grande è quello visibile sin dal Raccordo Anulare: diverse decine di tende igloo sistemate in prossimità della Cava Laurentina, dietro il supermercato Elites.

Un secondo insediamento, più piccolo, si trova tra Rio Petroso e Castel di Leva, sempre in zona Fonte Laurentina.  
Un terzo presso il Deposito Ama, era già stato sgomberato prima della scorsa estate. Probabilmente, però, è stato nuovamente ripristinato.

La domanda che molti residenti di Fonte Laurentina cominciano a porsi è scontata: questi insediamenti che, dopo ogni sgombero, tendono rapidamente a rigenerarsi, sono formati sempre dagli stessi nomadi? Un interrogativo pesante, che getta luci sull’efficacia stessa degli sgomberi.

Un’altra questione che spesso si pone, è invece relativa al destino degli evacuati, di cui spesso i residenti domandano l’allontanamento.
Che fine fanno? Come vengono garantiti, sul piano umanitario, i diritti di queste persone?

Da questo punto di vista, una recente dichiarazione del presidente Calzetta, sembra indirettamente rispondere all’interrogativo.
 “Nell’ambito delle operazioni in corso per lo sgombero dell’insediamento abusivo nella zona di Fonte Laurentina siamo intervenuti anche con la Sala Operativa Sociale di Roma Capitale per garantire assistenza alle persone presenti nell’area. Una donna con due figli minorenni accostata dagli operatori ha rifiutato l’accompagnamento presso una struttura di accoglienza”.

“Nel contesto degli interventi tesi a contrastare il fenomeno degli accampamenti abusivi – prosegue il presidente del Municipio XII – l’attenzione è sempre rivolta anche alla tutela degli stessi occupanti, che spesso vivono in condizioni precarie con inevitabili rischi di tipo igienico-sanitario. Tuttavia, come in  questo caso, talvolta gli stessi interessati rifiutano sostegno sociale”.
 

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