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Laurentino Laurentina / Viale Ignazio Silone

Municipio IX, D'Innocenti al giro di boa: intervista di metà mandato al presidente grillino

Il presidente del Municipio IX "al giro di boa". D'Innocenti (M5s) racconta la prima metà del suo quinquennale mandato: gli obiettivi realizzati e quelli sui quali si sta lavorando

Dario D'Innocenti amministra un municipio con una superficie enorme, il secondo della Capitale anche per quantità di verde. Centottantamila persone che vivono in quartieri distanti tra loro, collegate con strade la cui manutenzione si è spesso rivelata problematica. Ma soprattutto sono diverse le esigenze di zone che spaziano dall'Eur a Falcognana, passando per quartieri residenziali come Torrino Mezzocammino e Mostacciano, e più popolari come Laurentino e Spinaceto. Governare un territorio del genere, rappresenta una sfida che, negli anni, è stata alternativamente raccolta da coalizione di centrodestra e centrosinistra. Dal 2016 il territorio è invece governato dal Movimento Cinque Stelle.

Presidente, è alla sua prima esperienza politica. Che Municipio ha trovato al suo insediamento?

Quando ci siamo insediati abbiamo trovato un municipio bloccato. Mancavano anche i bandi per affidare la manutenzione ordinaria. Noi i primi sei mesi li abbiamo vissuti in emergenza, cercando di tamponare tutte le varie falle che si creavano e siamo riusciti comunque a superare le emergenze senza fare i debiti fuori bilancio, una modalità cui invece si era fatto spesso ricorso in passato.  

Quindi avete dovuto affrontare un vuoto manutentivo, e quant'è durato?

Fino grossomodo a novembre. La prima cosa che abbiamo fatto sono stati i bandi per la manutenzione ordinaria di strade e scuole. Arrivati a novembre dicembre la situazione si è stabilizzata.

Quindi mi sembra di capire che il problema è stato garantire continuità agli interventi di ordinaria amministrazione...

Sicuramente è un aspetto importante perchè gestiamo un municipio che è grande come la città di Milano. E questo comporta che, ad esempio, sul nostro territorio siano presenti 136 scuole. Ma il problema c'è anche sulla manutenzione straordinaria perchè, per anni, le strade come le scuole sono state trascurate. E per farvi fronte abbiamo avuto a disposizione 15 milioni di euro. Tre e mezzo circa sono frutto di bandi regionali che erano già avviati e che sono destinati  alla sistemazione di 4 scuole. Gli altri finanziamenti, che prevedo di usare entro il 2020, riguardano la manutenzione straordinaria di strade, pari a circa 4,5 milioni, e quella di scuole ed edifici pubblici, per cui abbiamo avuto a disposizione circa 5 milioni. 

Eppure lo scorso anno le strade del suo territorio erano così malridotte che sono fioccate le limitazioni a 30 km/h. Ma quante sono le vie su cui, come Municipio, dovete garantire la manutenzione?  

Noi gestiamo 237 chilometri di strade, poi ci sono altre 58 di grande viabilità che sono gestite dal SIMU ed altre 41 circa che riguardano l'Eur e pertanto la gestione, anche in quel caso, è centrale.

Quindi diciamo che due terzi delle strade sono di vostra compentenza. E cosa avete fatto per sistemarle? 

Tra il 2016 ed il 2017 siamo andati a lavorare sulle emergenze più evidenti. Tenga presente che in passato si è operato soprattutto sul tappetino di asfalto, mentre occorre sistemare anche il sottofondo se si vuole evitare il continuo formarsi di buche. Noi abbiamo rifatto dei ripristini parziali ma abbiamo in programma di spendere 4 milioni e mezzo nel corso di quest'anno, parte dei quali da destinare anche ai marciapiedi. Perchè da noi c'è anche un altro problema: i tanti pini che sono stati piantati.

Sono croce e delizia per molti quartieri...

Sì, in passato si è ricorso al pino comune che è stato piantumato in abbondanza all'Eur, a Mostacciano ed al Torrino. Purtroppo non ci si è preoccupati di dove li si andava a piantare. Ora troviamo marciapiedi di un metro su cui sono messi a dimora alberi con circonferenze di 70-80 centimetri. Per non parlare delle radici che deformano l'asfalto.

Monitoraggio a parte, come intendete affrontare l'impatto di questi alberi sulle strade?

L'operazione prevede, alla presenza di un agronomo, di verificare le condizioni delle radici. Se è possibile fresarle senza danneggiare la pianta, si procede, altrimenti l'albero va abbattuto. Parliamo in ogni caso di costi che, come Municipio, non siamo in grado di sostenere. Il nostro obiettivo è comunque quello di intervenire sulle strade che presentano questi problemi in maniera più evidente. Credo che non ci sia altra possibilità se non quella di tagliare tutti i pini per sostituirli con essenze arboree più adatte. Ma ci confronteremo comunque con i cittadini.

Prima parlava delle risorse a disposizione per la manutenzione straordinaria. Quindici milioni in tre anni sembrano tanti soldi, ma in realtà  se devono essere impiegati per starade, scuole, alberi, marciapiedi, la coperta diventa corta. Il Municipio IX è nelle condizioni di poter gestire in maniera efficace il territorio con le risorse che gli vengono messe a disposizione?

Noi facciamo parte di un amministrazione di prossimità, vicina ai cittadini che deve rispondere alle loro esigenze. Siamo quelli che conoscono meglio il territorio. Se ci fosse più decentramento, con i fondi a disposizione, si potrebbero fare spese mirate a soddisfare le esigenze del territorio. Comunque è un processo che sta iniziando e noi premiamo costantemente su questo tema, soprattuto per quanto riguarda la manutenzione del verde, delle strade e delle scuole. Ma servono anche risorse umane, perchè siamo carenti sia negli uffici che come agenti di polizia locale.

Siamo arrivati al giro di boa. Quali sono i risultati raggiunti che vi creano più soddisfazione?

Sicuramente aver riaperto l'Elsa Morante che è il nostro centro cultruale. Era bellissimo ma era stato gestito negli ultimi anni in maniera piuttosto provvisoria. Abbiamo deciso di tenerlo chiuso un annetto per cercare di organizzaree le cose in maniera stabil. Pertanto abbiamo lavorato perchè venisse affidato a Biblioteche di Roma che si farà carico di gestirlo e di manutenerlo, investendovi 200mila euro l'anno.  Un'altra cosa che mi riempie di soddisfazione e l'aver aperto due nuove scuole, un nido al Torrino Mezzocammino ed una scuola d'infanzia a Fonte Laurentina. Vorrei ricordare anche il lavoro che è stato fatto per coinvolgere i detenuti di Rebibbia nella manutenzione delle nostre aree verdi. E' un'esperienza positiva per loro ma anche per il nostro territorio.

E cosa avete in serbo per i prossimi due anni e mezzo?

Vogliamo ricostruire le aree ludiche che il Dipartimento ambiente ha dismesso o reso parzialmente utilizzabili perchè ritenute pericolose. Ogni quartiere deve avere la sua area giochi. Poi vogliamo risolvere il problema delle radici che distruggono strade e marciapiedi. Con l'applicazione del regolamento di polizia urbana daremo risposte a problemi molto sentiti in alcuni quartieri, com'è nel caso della prostituzione all'Eur, un quartiere su al contrario merita di avere più attenzione anche sul piano internazionale, ed anche su questo ci stiamo lavorando. L'elenco delle cose che faremo è lungo, ma vorrei sottolineare anche il fatto che abbiamo stanziato dei fondi per ristrutturare l'ex scuola dei Lillà a Decima, danneggiata un anno e mezzo fa da un incendio.

Abbiamo parlato dei due anni e mezzo trascorsi e di quelli che verranno. Concentriamoci ora sul presente. Ultimamente abbiamo visto che ci sono state delle difficoltà nella maggioranza pentastellata.  Un consigliere l'ha abbandonata mentre un altro, Barros,  è stato più volte al centro della cronaca per aver criticato il decreto sicurezza. Come giudica quello che sta accadendo all'interno della sua maggioranza?

Per quanto riguarda i consigliere Mancuso è stata una grande delusione questa presa di posizione perchè è un attivista storico del nostro movimento che io conosco dal primo momento che sono entrato e quindi mi dispiace che abbia fatto questa scelta, commentata con modalità che secondo me non corrispondono al vero. Fa riferimetno ad un processo che avrebbe subito nell'ambito di un incontro che poi, dichiara lui stesso, era stato convocato per rinsaldare il gruppo. Non c'è stato nessun tipo di processo. Invece le dichiarazioni sulla mancanza di democrazia interna mi sorprendono. Noi ci incontriamo tutte le settimane e quando ci sono decisioni da prendere su questioni che non sono contemplate nelle linee programmatiche, le prendiamo a maggioranza. Mancuso negli ultimi 2 o 3 mesi a questi incontri non si è più visto. 

Ci sta dicendo che quindi, Mancuso a parte, la maggioranza tiene. Eppure anche il caso Barros ha mostrato qualche falla...

Sono stati fatti dei commenti che non corrisponodno al vero. Barros ha espress valutazioni personali sul decreto sicurezza ma da noi ognuno è libero di dire quello che vuole. Ciò che invece non torna è che sembra si stia accrediaando presso un'altra formazione politica e questo noi non possiamo accettarlo. Dentro al movimento si può discutere e parlare di ogni cosa però se tu stai cercando di metermi in mostra per accreditarti con un'altra forza politica, noi abbiamo biosogno di un chiarimento, di capire cioè se voglia o meno continuare con il M5s. Ed io spero che lo faccia perchè per noi è una persona che teniamo rimanga nella nostra squadra. Però deve chiarire la sua posizione perchè non può stare nel M5s e fare l'occhiolino a De Magistris.

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