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Sicurezza via Laurentina: la Provincia latita ed i cittadini disertano l’aula consiliare

I cittadini e la Provincia disertano il Consiglio Municipale dedicato ai "lavori della Laurentina nel tratto extra Gra". Comitato Cinque Colline: "Non vogliamo assistere all'ennesimo sterile dibattito"

La sicurezza di via Laurentina, soprattutto all’altezza delle cosiddette Cinque Colline, è uno dei temi caldi nel Municipio IX. Da anni si chiede l'ultimazione di cantieri che, viceversa, sembrano interminabili. E mentre le risposte latitano, proseguono i disagi e si susseguono gli incidenti.

LE INIZIATIVE IN AGENDA - La misura sembra già colma, al punto da spingere i cittadini a passare all'azione. Due sono le iniziative, strettamente correlate, che si stanno portando avanti. Da una parte c'è la realizzazione del “fantoccio laurentino”, da sistemare in punti strategici della consolare. Parallelamente procede l'organizzazione di  una manifestazione che si svolgerà lunedì 20 e martedì 21 aprile. Quegli stessi cittadini che stanno dedicando tempo ed energie, per sensibilizzare le istituzioni a mettere in sicurezza la Laurentina,  hanno scelto di disertare in massa il Consiglio Straordinario che si è svolto, nel pomeriggio di giovedì 16 aprile, in Municipio IX.   

LA SCELTA DI NON PARTECIPARE - Con una lettera, inoltrata al Presidente Santoro ed ai Capigruppo, il Presidente del Comitato Cinque Colline ha spiegato le ragioni di questa decisione. Ci sono due motivi, alla base della mancata partecipazione al Consiglio tematico sui “lavori di via Laurentina extra GRA”. “Il primo è l’impegno che abbiamo per l'organizzazione della manifestazione 'Operazione Laurentino' che si terrà il 20 e il 21 aprile lungo via Laurentina, con un sit-in al km18+000 – spiega Lorella Seri –  Il secondo motivo invece è che non vorremmo trovarci nuovamente a discutere di cose già dette, ad assistere ad un ennesimo sterile dibattito, ad illustrare ad altri interlocutori la situazione critica e di estrema pericolosità di via Laurentina, ad ascoltare nuovi e vecchi intenti o promesse su un argomento che nell'ultimo anno e mezzo abbiamo approfondito e sviscerato in tutti i modi”.

LA SEDUTA CONSILIARE - L’aula consiliare, orfana anche del Presidente Santoro, è risultata piuttosto vuota. Solo una decina di cittadini hanno assistito alla relazione della Polizia Locale e poi a quella della Polizia Provinciale che si è detta disponibile, una o due volte la settimana compatibilmente con le poche risorse disponibili, a realizzare dei posti di controllo. All’incontro ha preso parte anche il direttore dell’Unità Organizzativa Tecnica del Municipio, che non sembra abbia competenze dirette sulla consolare. Assenti invece, nonostante fossero molto attesi, i rappresentanti della Provincia.

LE RICHIESTE DEL MUNICIPIO - Al termine della seduta, il Consiglio ha trovato l’unanimità su un documento che è stato condiviso da maggioranza ed opposizione. In forza di questo atto, il Presidente Santoro dovrà attivarsi presso la Provincia per rispondere ad una serie di istanze. In sintesi si chiede d’ intervenire all’altezza dell’incrocio con via Agerola; di trovare una soluzione per limitare la velocità all’altezza di via Alpe. Di realizzare quanto prima la prevista illuminazione pubblica delle rotatorie”. C’è poi il tema, affrontato in aula dal Consigliere De Juliis (FI) dell’allagamento della Laurentina, che avviene durante ogni temporale, probabilmente a causa dell’ostruzione dei fossi. Poiché il disagio è noto, ed alimenta fortemente l’insicurezza della strada, nel documento approvato si chiede di approfondire la situazione idrogeologica dell’area, soprattutto all’altezza del fosso Radicelli.

NESSUN ATTO CONTRO LA PROVINCIA - Non è invece passata la proposta del Movimento 5 Stelle, in un primo momento accolta dalla maggioranza, di far sottoscrivere ai Consiglieri “una denuncia presso l’autorità giudiziaria per omissione di atti d’ufficio a carico della Provincia di Roma e degli organi amministrativi competenti che si sono succeduti  durante questi anni di lavoro”. La proposta, portata in aula dalla Capogruppo Agnello, prevedeva anche che il Municipio, potesse “costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento penale che si potrebbe instaurare a seguito dell’esposto”.

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