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EUR: rischia la chiusura anche il Museo dell’Alto Medioevo

Stretta sui musei dell'EUR. Dopo quello della Civiltà Romana ed il Planetario, anche quello dell'Alto Medioevo. Pasetti: "Sono beni comuni, imprescindibili. Difenderne uno equivale a difendere l'intera filiera"

Il primo campanello d’allarme è stato suonato per il Museo della Civiltà Romana. Uno dei più apprezzati nella Capitale, che proprio lì ritrovava la ricostruzione della sua genesi fino al periodo imperiale. Poi lo stesso allarme è stato dato per il Planetario, sempre all’Eur. Adesso, come si trattasse di una sciagura biblica che colpisce tutto il Pentagono, voci insistenti danno per probabile la chiusura di un terzo museo: quello dell’Altro Medioevo.

I BENI COMUNI - Una possibilità che in molti non vogliono neppure prendere in considerazione dal momento che, come scriva Laura Pasetti dell’Associazione Laurentes  “I nostri beni più preziosi sono i Beni Comuni, quelli imprescindibili, materiali ed immateriali, tolti i quali non possiamo pensare sia più credibile condurre una esistenza degna. Per questo innalziamo qui la nostra piccola linea di frontiera a partire dal Museo Nazionale dell'Alto Medioevo – prosegue Pasetti, che aggiunge - difendere un tassello significa difendere l'intera filiera. Se crolla un Museo Nazionale, presto la Spendig review potrà sottrarci qualsiasi altra istituzione museale. E' una battaglia di civiltà”.

SPENDING REVIEW E AFFITTI -  “Come appreso infatti tramite le principali testate italiane – ricorda la Presidente di Laurentes - il motivo che spingerà il governo alla chiusura del Museo sarebbe ‘L'affitto da 370mila euro che il Mibact paga per la struttura a Eur Spa’ partecipata al 90% al Ministero dell’Economia e al 10% dal Comune di Roma.   Infine a causa del debito accumulato e della Spending review l'Istituto rischia la soppressione.  Il Tecnicismo Economico sopprime l'Arte,  una vera e propria assurdità.

LA RICHIESTA - Cosa fare dunque? “Da cittadini ,chiediamo al Ministero dell'Economia sul perchè non ceda a titolo gratuito il 51% della sua partecipazione in Eur SPA al Mibact, restituendo a tale Istituzione dello Stato ogni sua originaria competenza e al Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan di districare questo spiacevole ganglio istituzionale, al fine di reinvestire nella struttura i fondi risparmiati e restituire alla cittadinanza tutta libertà e possibilità di poter godere del patrimonio comune”.

PETIZIONE ONLINE - In queste ore un' associazione di medievisti e studiosi che si battono per evitare la chiusura del  museo dell'alto medioevo, ha promosso petizione online. A loro va il pensiero di Laurentes e della sua Presidente che ha deciso di sostenerli  "per la tutela e la salvaguardia di ciò che ci appartiene di diritto, per non togliere un patrimonio di tradizione cultura e radici alle generazioni che verranno che, quanto noi, hanno bisogno di respirare il passato da cui proveniamo e che ci ha formato".

BENI COMUNI E MUNICIPIO - E poiché i beni comuni sono minacciati proprio a partire dal territorio governato da Santoro “Chiediamo al Municipio IX di non restare insensibile di fronte alla possibilità di una si grande perdita nel Municipio - che ospitava uno dei poli museali più prestigiosi della città , fiore all’occhiello dell’Eur e di intervenire concretamente – conclude Laura Pasetti -  a protezione e salvaguardia dell’arte, della cultura, e dell’intero quartiere”.

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