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Prostituzione all’Eur: preoccupa il definanziamento del progetto Roxanne

La mancanza di risorse finanziarie potrebbe determinare la fine del progetto di consulenza ed assistenza delle prostitute. Per Stazi (Sel):“Se rifinanziato potrebbe aiutare veramente le vittime del racket”

La recente liberazione di alcuni transessuali, ridotti in schiavità dai loro aguzzini, ha riaperto la discussione sulle misure adottate  dall’amministrazione comunale per sottrarre le prostitute da fenomeni di sfruttamento.

IL PROGETTO ROXANNE. Ed a tal proposito, la Consigliera Capitolina Gemma Azuni (SEL) è tornata a parlare del progetto Roxanne. “L’Amministrazione di Roma Capitale, già dal 1999, si impegnò con un programma di interventi che, partendo dall’art. 18, del   D.lgs 286/98 , fece nascere il Servizio Roxanne in favore di “vittime della tratta”, ovvero del traffico di esseri umani a scopo di sfruttamento – sessuale, lavorativo. In questi anni il servizio comunale ha interagito con la Questura ed i Carabinieri – ricorda la Azuni -  costruendo linguaggi e obiettivi innovativi nel sociale ed è stato un progetto pilota, fonte di studio,  che ha interessato rappresentanti di numerosi stati a vario titolo: parlamentari, ministeriali  e operatori delle autonomie locali e del terzo settore.Il Servizio Roxanne ormai depauperato da questa Giunta sta rischiando la chiusura per mancanza di risorse finanziare per l’esercizio 2013”.

UN SERVIZIO RIVOLTO ALLE VITTIME DEL RACKET. Il progetto, dunque, nasceva dal proposito di sottrarre le prostitute dallo sfruttamento dei loro protettori,  offrendo un supporto di strada, da parte di operatori qualificati. “Spero che gli ultimi arresti  - riprende Azuni, riferendosi alla vicenda dei giovani transessuali ridotti in schiavitù - facciano comprendere la complessità del problema e l’importanza di dare continuità a un servizio che svolge attività di prevenzione e consulenza per tutti i soggetti presenti su strada (donne, uomini, trans), sui quali si costruisce un progetto individualizzato e condiviso per la loro “liberazione”.

LA PROSTITUZIONE E LE CONTROMISURE. Nel territorio del Municipio XII, fortemente interessato dal fenomeno della prostituzione, come si è visto nel corso degli ultimi mesi, sono state approntate varie misure. Da una parte c’è stata la chiusura del traffico in alcune strade dell’EUR,  voluta dal Presidente Calzetta,  per cercare di ripristinare ,  con l’ausilio delle forze dell’ordine, un decoro perduto. Dall’altro c’è stata l'importante campagna di sensibilizzazione messa in atto dai consiglieri d’opposizione Spadaro e Vecchio,  rivolta ai clienti delle lucciole. Nessuna iniziativa, però, è andata nella direzione di sottrarre le prostitute dal racket che spesso, il mercato del sesso, ingenera.

PREOCCUPAZIONE PER LA SOPPRESSIONE DI ROXANNE. “Credo che l’ipotesi di non rifinanziamento del progetto Roxanne debba comportare preoccupazione e indignazione nelle realtà sociali, come il XII Municipio, che osservano quotidianamente nei propri quartieri le criticità collegate alla prostituzione in strada – ci fa sapere Alessio Stazi, coordinatore di SEL nel Municipio - E’ una scelta scellerata quella di cancellare le risorse all’unico progetto di carattere socio-assistenziale in capo a Roma Capitale. Un piano né repressivo, né poliziesco, che sembra non piacere proprio per questo allo Sceriffo Alemanno e alla Vicesindaco Belviso – commenta nella sua nota Stazi.

UN SERVIZIO UTILE PER IL TERRITORIO. “Come forza politica – prosegue il coordinatore di Sel del XII Municipio – che agisce in un territorio fortemente attraversato da questo fenomeno, sentiamo di rendere pubbliche le nostre preoccupazioni per il de-finanziamento o azzeramento in bilancio delle risorse per un progetto che, al contrario, se maggiormente finanziato, potrebbe fare tanto per le vittime di sfruttamento della prostituzione e dei nostri quartieri” conclude Alessio Stazi.
Al momento, di altre campagne volte a sottrarre le prostitute dal giogo dei loro aguzzini, non ce ne sono. Le proposte, dallo zoning al love parking, non mancano. Ma sembrano caratterizzarsi più dal tentativo di circoscrivere il fenomeno sessuale. Mentre al momento, gli unici soggetti che sembrano in grado di aiutare le prostitute ad emanciparsi dai fenomeni di sfruttamento, nel Municipio XII come altrove, rimangono i rappresentanti delle forze dell’ordine.
 

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