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Cecchignola: contro l’housing sociale una carovana di protesta

Un viaggio nei luoghi toccati dal cemento. E' questa la proposta d'una parte dell'opposizione municipale, mentre il PD, nel pomeriggio, ha manifestato la netta contrarietà con un presidio alla Bocca della Verità

Due modi diversi per affrontare la vicenda. Nati, entrambe, dalla preoccupazione che dietro alla formula dell’housing sociale, si nascondano intenti predatori, verso le aree agricole del territorio. Così mentre il PD portava avanti la propria manifestazione, con un presidio tenutosi alle 17.30 alla Bocca della Verità, altre proposte sono state avanzate dalla restante opposizione municipale.

Una carovana di protesta. Proprio di queste ore, il comunicato diramato dai due consiglieri del gruppo misto, Matilde Spadaro e Vincenzo Vecchio, che stanno preparando un week- end di protesta. “Domenica faremo una sorta di carovana itinerante, in grado di toccare i diversi luoghi oggetto di edificazione. Saremo presenti nei diversi quartieri con un’iniziativa che prevede un percorso che si snocciolerà tra le diverse aree: Cecchignola, Fonte Meravigliosa e Giuliano-Dalmata. –  dichiarano Matilde Spadaro, consigliere municipale da anni in prima linea nelle battaglie in difesa della Cecchignola e Vincenzo Vecchio, cofondatore del movimento “atuttaleur” – dovremo diffondere il più possibile capillarmente alla popolazione la situazione".

Un fulmine a ciel sereno. "Abbiamo già scritto alla Sovrintendenza ed ho interessato gli organi competenti per materia, compresa la Provincia, al fine di porre un argine immediato a questa situazione. Ricordo a questo proposito che per noi –proseguono Spadaro e Vecchio – si è trattato di un vero e proprio fulmine a ciel sereno in quanto, una volta archiviato il capitolo tangenziale, siamo invece ripiombati in quello che è un vero e proprio incubo, a nostro dire. Basta con il cemento alla Cecchignola, basta con progetti secondo noi devastanti, ora questa area la dobbiamo salvare una volta per sempre!” concludono il comunicato i due consiglieri.
Una preoccupazione condivisa, oltre che dal PD, sia a livello municipale  che nazionale,  anche da molti residenti. In un territorio dove la partecipazione diretta non è mai stata carente, la decisione di realizzare 180 mila mc di cemento, non può essere accettata supinamente. E le contestazioni  di questi giorni, sono lì a dimostrarlo.

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