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Eur Laurentina / Via Ardeatina

Ardeatina: una discarica al posto dei pannelli fotovoltaici

La cava di Solfatara, indicata come possibile post Malagrotta, si trova all'interno della riserva naturale di Decima Malafede, un'area considerata di pregio, off limits anche per l'installazione di pannelli fotovoltaici

Il post Malagrotta, è un tema che appassiona molti. Abbiamo più volte riportato le notizie di possibili siti alternativi, da realizzare all’interno del territorio municipale.

Una scelta paradossale. Ciascuna delle indiscrezioni sin qui prodotte, non è stata tuttavia suffragata da alcuna documentazione che ne attestasse la veridicità. E ciò detto, soffermarsi ancora una volta sul sito di Solfatara, risulta inevitabile. Per una serie di ragioni che, tutto sommato, renderebbero paradossale la scelta di quell’ area col fine d’ubicarvi una discarica.

Un'area di pregio. “Attendiamo ancora di ricevere dal Presidente Zingaretti lo studio che dice di aver  realizzato ma al momento non abbiamo avuto risposte –fa sapere il Capogruppo PdL Massimiliano De Iuliis – ma intanto,  fa sorridere, che nell'area dell'agro romano dove qualcuno pensa ad una discarica,  i cittadini si vedano respingere persino delle domande per l'installazione di impianti fotovoltaici perché su aree di pregio. Infatti l'area, una ex cava di zolfo con presenze di gas nel sottosuolo già scartata come ipotesi diversi anni fa da rilievi tecnici, oltre ad essere compresa all'interno del vincolo paesistico tra la via Laurentina e la Via Ardeatina, è anche all'interno della riserva di naturale di Decima-Malafede”. Una zona dunque da una comprovata valenza ambientale, non può essere stata scelta come maxi discarica, verrebbe da ritenere. O quantomeno da sperare.
Ad ogni modo, l’area risulta di pregio, non soltanto in ragione del suo esser parte integrante di una Riserva Naturale.

Valore Archeologico. Esistono infatti altre ragioni per preservare Solfatara. Va infatti menzionato “il valore archeologico del luogo con la grotta del Fauno, il sito dell'antico oracolo dei Latini, meta delle genti italiche, citato da Virgilio nell'Eneide  come il luogo dove Re Latino seppe, dall'oracolo Fauno, che sua figlia Lavinia avrebbe sposato un eroe straniero” ricorda sempre De Iuliis.


Le discariche nel territorio. E se dovessero bastare  ragioni paesistiche e  vincoli archeologici, per far risultare inadatto il sito, allora sarà superfluo ricordare che “il Municipio XII Eur, nella parte periferica, vede disseminate molte discariche: due presenti a Porta Medaglia, due in Via Ardeatina, una a Fioranello, una a Selvotta, diversi recuperi ambientali tra Via Laurentina e Santa Palomba e per finire la mega discarica di rifiuti pericolosi a Falcognana. Se si vanno ad analizzare anche i territori limitrofi – tiene a puntualizzare il Capogruppo PdL – dobbiamo ricordare anche la discarica di Albano, l'inceneritore di Roncigliano e quella di amianto a Pomezia”.

La mobilitazione istituzionale. Un territorio predestinato, verrebbe da credere. Ma non Solfatara, quanto piuttosto l’intero Municipio XII, quasi abbandonato ad un destino ineluttabile. Sorprende di meno, alla luce di tale elencazione, che si continui a ragionare sulla possibilità di inserirvi un’ulteriore discarica. Ed in effetti “i cittadini si domandano come si possa solo pensare ad un luogo del genere per realizzare il post Malagrotta – fa notare De Iuliis, che poi conclude ricordando che - la mobilitazione è già cominciata e ci vedrà impegnati fino a quando il sito verrà ufficialmente scartato”.

Ma prima dovrà essere indicato come tale. E per ora, a tal riguardo, non v’è alcuna certezza. Speriamo, ovviamente, di non doverci ricredere troppo presto.
 

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