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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Municipio XII: sulla Commissione Riforme Istituzionali è scontro aperto

Arrivano anche le precisazioni del Capogruppo UDC che risponde all’accusa di “connivenza” con la maggioranza. Mentre la Consigliera Spadaro (Sinistra e Arcobaleno) chiarisce ulteriormente la propria posizione

La Commissione Riforme Isituzionali, che ieri è finalmente entrata nella fase operativa, continua a produrre una coda di precisazioni, alternate a polemiche, con le quali i consiglieri, in questo caso d’opposizione, provano a chiarire le relative scelte.  A sostegno, o viceversa, in contrapposizione alla nascita di quest’ulteriore organo non elettivo.

I costi della Commissione. "Ci tengo a ricordare come questa Commissione non comporti alcun costo aggiuntivo per il Municipio" chiarisce immediatamente la Capogruppo UDC al Municipio Francesca Barbato. Ed in effetti, questo è un dato che abbiamo avuto modo di riscontrare poiché, al raggiungimento di una soglia predeterminata, scaturente dal numero di rimborsi ottenuti per le presenza in aula, i Consiglieri non percepiscono altri gettoni di presenza. In altre parole, se si raggiunge la soglia massima per aver partecipato ad una dozzina di  sedute, non la si può incrementare aggiungendo altri rimborsi in funzione di ulteriori sedute presidiate. E quindi, anche la presenza della Commissione Riforme Istituzionali, ed in generale il numero complessivo di Commissioni istituite, non influisce direttamente sui rimborsi percepiti dai singoli consiglieri.


La "connivenza" e la polemica. Ma la Barbato tiene a fare anche altre precisazioni. Al contrario di quanto da alcuni osservato, dalla “Commissione Riforme Istituzionali, essendo destinata proprio ad affrontare temi  che dovranno mirare a riorganizzare lo status dei Consiglieri,  dovranno scaturire proposte che permettano un risparmio per l’Amministrazione. E’ proprio con questo spirito che l’Udc ne ha sostenuto l’istituzione e ha accettato di farne parte. Vorrei inoltre ricordare che le Commissioni consiliari sono convocate in seduta pubblica, pertanto tutti i cittadini possono intervenire e verificare personalmente lo svolgimento dei lavori. Di conseguenza, come al solito  appaiono sterili e strumentali le polemiche innescate dal PD e da SEL – sostiene la Consigliera Francesca Barbato, dimenticandosi, ancora una volta, che SEL non ha alcuna rappresentanza in Municipio XII  - e chi accusa l’UDC di essere “connivente” con la maggioranza che governa questo Municipio, confonde le carte e mira a distruggere ogni ipotesi di possibile futura alleanza per le prossime elezioni”.

La battaglia della sinistra. D’altra parte, per dovere di cronaca, ma anche per garantire il diritto di replica, riteniamo corretto fornire spazio anche alla Capogruppo di Sinistra e Arcobaleno, la Consigliera Matilde Spadaro. "Preciso che noi della vera opposizione- chiarisce subito la Spadaro contrapponendosi, forse, ad una opposizione non vera, e quindi, a rigor di logica, connivente - abbiamo combattuto questa delibera per più di un mese in conferenza dei capigruppo. Abbiamo fatto mettere più volte a verbale che la Commissione di Roma Capitale non era necessaria. Abbiamo combattuto questa delibera con tutte le nostre forze perchè era ingiusta, perchè formulava nella fattispecie due grossi attacchi alle prerogative dell'opposizione: anzitutto la Presidenza della Commissione trasparenza all'UDC e in secondo luogo l'estromissione coatta dalla Commissione urbanistica e ambiente della sottoscritta sempre a favore dell' UDC. Abbiamo tanto battagliato ed alla fine siamo riusciti ad ottenere che tutto ciò non accadesse. Quello dell'eliminazione della commissione speciale no”.

Chiarito il retroscena che ha determinato una lunga e faticosa elaborazione delle varie commissioni, rimane da comprendere il motivo per cui i consiglieri Spadaro, Vecchio, Santoro e Contenta abbiano più volte ribadito la propria scelta di criticare l’istituzione della Commissione Riforme Istituzionali.

I costi dell'operazione.  “Il fatto è che  abbiamo pensato che la battaglia continuava e noi, non prestandoci al gioco, abbiamo proseguito con le nostre iniziative per contrastare questa scelta costosa e dispendiosa. Il giorno seguente la votazione abbiamo protocollato una lettera ufficiale in cui facevamo presente la nostra indisponibilità a far parte di questa Commissione – particolare confermatoci anche dal Presidente del Consiglio Municipale Marco Cacciotti -  Non c'è nulla di strano in tutto ciò, l'unica cosa strana è la pervicacia con la quale alcune forze politiche hanno sostenuto la necessità di istruirla e la sostengono tuttora, non pensando minimamente al costo di questa operazione”. Un costo che, in questo momento, non è dato conoscere. Ma  che probabilmente, visto che la  Capogruppo UDC, come ci ha ulteriormente confermato telefonicamente, non ha gradito l’accusa di “connivenza”, che a suo dire, confondendo le acque “mira a distruggere l’ipotesi di una prossima futura alleanza”, possiamo ritenere che, quando la Spadaro parla di costi dell’operazone, non si riferisca esclusivamente a quelli di natura economica.
 

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