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Spinaceto Via Tor Dè Cenci

Tor de' Cenci: dopo i finestrini rotti anche le auto bruciate

A Tor de' Cenci continuano a registrarsi fenomeni di vandalismo, principalmente diretti verso la auto parcheggiate in strada. Sabbatini (SinistraxRoma): "Temo siano la conseguenza dell'emeraginazione o della noia dei giovani. Cosa fare? Oltre alle telecamere, servono anche più spazi d'aggregazione"

Da alcuni mesi i finestrini delle auto, parcheggiate a Tor de’ Cenci, Villaggio Azzurro e Spinaceto, sono diventate un facile bersaglio. Uno dopo l'altro vanno in frantumi i finestrini ed i parabrezza delle sventurate vetture parcheggiate in strada. Di rado i teppisti limitano la loro azione ad una sola macchina.

ATTI VANDALICI - Favoriti dal buio, i gesti si ripetono in maniera seriale verso più  vetture. Nessuno vede o sente niente con il risultato che poi, per alcune famiglie, il risveglio diventa drammatico. L’ultimo caso si è registrato mercoledì notte in via Romolo Gigliozzi. Questa volta a farne le spese sono state tre auto posteggiate difronte alla scuola media Ottorino Respighi.

IL DANNO PER LE FAMIGLIE - “Temo che questi gesti, siano commessi da giovani che vivono una condizione di emarginazione. O anche di semplice noia – osserva Massimo Sabbatini, candidato Presidente del Municipio IX con la lista SinistraxRoma – ed ovviamente il danno che ricevono queste famiglie è considerevole. Sia sul piano economico che su quello emotivo, perché cresce la sensazione d’impotenza ed il bisogno di sicurezza”.

ARGINARE IL FENOMENO - “Il punto è che ognuno deve fare il suo. Le forze dell’ordine devono garantire il controllo del territorio. E penso che probabilmente sistemare delle videocamere in punti strategici, potrebbe aiutarle a svolgere il proprio compito - valu Poi c’è il ruolo che deve ricoprire l’istutuzione. Io credo che per i giovani di questi territori – osserva Sabbatini - si sia fatto poco. Non ci sono spazi d’aggregazione, mancano stimoli e servizi socio-culturali. Dobbiamo migliorare anche in questo, oltre che sul controllo. In tutte le società c’è la violenza. Ma anche gli anticorpi per contenerla e non sono sicuramente le ronde, pericolose anche per chi le mette in atto, che permetteranno di risolvere questi problemi”.
 

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