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Autostrada Roma Latina: il PD respinge la proposta dei costruttori romani

Il Deputato democratico Morassut rimanda al mittente l'indicazione dell'ANCI. Sulla stessa linea gli enti locali. Belviso invece raccoglie l'appello: "Condivido le perplessità ed i rischi connessi alla realizzazione dell'autostrada"

L’invito che l’Associazione Nazionale Costruttori Edili del Lazio ha lanciato a Regione e Governo, sta raccogliendo le prime reazioni. Impiegare i fondi stanziati dal CIPE (468mln di euro) per realizzare l’autostrada Roma Latina, unicamente per mettere in sicurezza la via Pontina, non sembra scaldare i cuori della classe politica.

IL RISCHIO DI PERDERE I FINANZIAMENTI - Sul fronte nazionale si registra la chiusura del Partito Democratico, espressa dall’ex Assessore Capitolino ed ora deputato Roberto Morassut. “Trasformare il progetto della Roma Latina in una ristrutturazione potrebbe comportare il rischio di perdere i finanziamenti Cipe che sono finalizzati ad una autostrada e non ad una riqualificazione della attuale arteria regionale” valuta Morassut. “La Regione Lazio – ha proseguito il deputato democratico - ha avviato un percorso con una gara che è aperta e che potrebbe consentire presto l' avvio dei lavori. Sta ora al mondo dell’impresa operare per reperire le risorse private con proposte adeguate. Si tratta di un’opera strategica con un investimento di tre miliardi di euro con forti ricadute occupazionali e con una quota di investimento privato pari ad oltre il 70% del costo complessivo”.

LA REGIONE RIVENDICA LE PROPRIE SCELTE - Per quanto attiene l’Ente regionale, si è registrata soltanto la replica del Consigliere PD Enrico Forte. “E’ impensabile immaginare di risolvere i problemi viari con una risistemazione della 148: una soluzione del genere sarebbe inutile e ci farebbe andare indietro invece che avanti senza dimenticare che perderemmo anche i finanziamenti del Cipe”.  In linea con la posizione di MOrassut, Enrico Forte ricorda anche che “era stata proprio la Giunta Zingaretti ad intervenire con un proprio atto per uscire dal lungo ed estenuante contenzioso e sbloccare l'iter, consentendo di poter finalmente utilizzare i fondi del Cipe. I dubbi sollevati in questi giorni  - ha concluso il Consigliere regionale –  vanno superati in una prospettiva di rilancio e di crescita della provincia di Latina e di tutto il Lazio, rilancio e crescita che sono inimmaginabili  in assenza di infrastrutture quali appunto la Roma”.

LATINA VUOLE L'AUTOSTRADA - Dal centrodestra si registrano poche reazioni. Non si tira indietro il sindaco di Latina Di Giorgi, da sempre favorevole alla realizzazione dell’infrastruttura autostradale. “Capisco le perplessità espresse da alcuni settori circa i tempi di realizzazione dell'opera - osserva Di Giorgi - ma creare ulteriori ostacoli ad un iter già complesso significa mortificare ogni ambizione e legittima aspirazione del nostro territorio di uscire da un tragico isolamento dovuto alla carenza del sistema infrastrutturale. Procedere ad una semplice messa in sicurezza della Roma-Latina vorrebbe dire perdere una storica occasione per realizzare una infrastruttura di portata decisiva per il futuro della nostra comunità, ripiegare su una soluzione rabberciata e precaria, mettere una pezza a colorì procrastinando la soluzione di uno dei nodi essenziali per lo sviluppo del territorio pontino e dell'intera regione” Andando in senso opposto da quanto auspicato dai costruttori del Lazio, il Sindaco di Latina è convinto che sia “ il momento di operare concretamente e pressare Governo e Regione affinché la realizzarne di questa opera fondamentale possa vedere finalmente la luce. Le nostre comunità non possono più attendere”.

IL RUOLO DEL COMUNE - Una voce fuori dal coro, in queste ore, è rappresentata dalla Consigliera Capitolina Sveva Belviso, già Vice Sindaco della Giunta Alemanno. “Condivido l’appello accorato dell’Acer e dell’Ance che hanno manifestato tutte le loro perplessità e i rischi della realizzazione dell’autostrada RomaLatina. Per questo auspico che venga ascoltato e non cada nel vuoto. Ho sempre affermato, non solo ora che sono un esponente dell’opposizione in Campidoglio, ma anche quando ero il Vice Sindaco della Capitale, che quest’opera, nel suo complesso, rischia di produrre una ferita profonda nel territorio cittadino e di danneggiare la qualità della vita dei residenti. Per questo motivo avviai una petizione popolare presentata al Ministero delle infrastrutture, al Parlamento e alla Regione Lazio, per rappresentare le istanze di un territorio che non era stato minimamente ascoltato". Così in una nota Sveva Belviso, Capogruppo Ncd in Campidoglio”. La petizione non sortì l’effetto sperato ed il Comune, durante l'allora conferenza dei servizi, non si oppose alla realizzazione dell’infrastruttura. La Consigliera Capitolina, prendendo oggi atto delle richieste di ANCE e ACER,  ha concluso la propria nota con l’auspicio che “Roma Capitale e Regione Lazio tornino concretamente ad affrontare la questione, avviando le necessarie forme di partecipazione e consultazione popolare”.  Nel frattempo si sono perse le tracce della Bretella che doveva collegare la futura autostrada all'A12. Le promesse con cui un funzionario dell'ufficio tecnico comunale ne aveva dato per imminente la cancellazione, sono rimaste tali.

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