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Spinaceto Spinaceto / Via Pontina

Bretella, i comitati ai politici: "Studiatevi le carte. E basta prese in giro"

I Cittadini lamentano l'assenza di confronto con l'istituzione di prossimità, che accusano di scarsa analisi e poco senso di responsabilità. Sulla proposta del Tunnel "è chiaramente una presa in giro"

Cinque minuti di tempo a ciascun Comitato. E cinque interventi in tutto. Questo è il tempo che il Vice Presidente del Consiglio Municipale Tortosa ha deputato alle osservazioni dei cittadini sulla bretella. Anche se poi, nel corso del Consiglio Straordinario, ha prevalso la linea di estendere a qualche altro cittadino, la possibilità di intervenire.

LA CURA DEL FERRO -  “Noi siamo per l’alternativa del ferro, che però non è stata presa in considerazione neppure dall’odierna risoluzione - ha esordito Gualtiero Alunni, del Comitato No Corridoio, facendo riferimento ad una prima stesura poi corretta in corso d’opera - Crediamo che la realizzazione di una Metropolitana Leggera o per dirla col CdQ  di un Trenino Pontino, aiuterebbe molto gli abitanti di Tor de’ Cenci e Spinaceto. Inoltre consentirebbe ai pendolari di ridurre l’utilizzo dell’auto  di circa il 40%. Pendolari che invece per 50 km di autostrada saranno costretti a pagare 144 euro al mese e 1728 euro all’anno. Ma c’è di più. Gli studi trasportistici dimostrano che la realizzazione dell’autostrada porterebbe dalle attuali 2500 macchine l’ora che vi transitano oggi, a 4400. Non se ne vede l’utilità”.

LA GALLERIA -  “Per quanto riguarda la proposta  del tunnel – ha  sul piano dei costi parliamo di qualcosa che costa 20 volte di più di un’autostrada a raso e 10 volte di più di un viadotto. E poi, cosa accadrebbe nell’ipotesi di una cantierizzazione della Pontina? Dove andrebbero le auto se da Spinaceto a Tor de’ Cenci la Pontina verrebbe chiusa? Noi torniamo a ripetere che, anche per onestà intellettuale, l’unica cosa da fare è mettere in sicurezza la Pontina, dove negli ultimi 20 anni ci sono stati 581 morti,  di cui sei solo negli ultimi 2 mesi. E torniamo a chiedere di puntare sul ferro.  

LA PISTOLA ALLA TEMPIA – Per il Comitato di Quartiere Tor de’ Cenci e Spinaceto, ha preso la parola il suo Presidente, Guido Basso. “Noi siamo contrari sia alla realizzazione della Roma Latina che alla Bretella. Sono autostrade che porteranno il traffico dell’A1 nei nostri quartieri, e questa è una cosa che nascondono tutti. Ribadiamo d’essere contrari sia alla Roma Latina che alla Bretella. Ma di delibera in delibera, ci hanno avvicinato una pistola alla tempia. Ed allora diciamo che, pur non volendo nessuna delle due opere, se proprio devono costruirle, che almeno spostino la bretella 500 metri più in là nella vallata del Risaro. Spostatela verso la tenuta del Presidente, non fatela passare sulla testa della gente”.

LA PRESA IN GIRO -  Per quanto concerne la proposta di Riccardo Agostini di scavare una galleria sotto la Pontina, il CDQ mostra di avere le idee piuttosto chiare. Sul tunnel. Io ho parlato a suo tempo con l’ing. Avelardi, il progettista di Autostrade del Lazio. Ci disse che fare una galleria di 1,5 km, interrandovi la bretella, era impossibile per via dei costi. Adesso ci vengono a proporre di farla di 1,8 km. Signori miei – ha concluso Basso -  Ci sono cose che per capirle bisogna sentirle più e più volte. Altre, per le quali basta farlo una soltanto. E’ questo il caso della galleria: si capisce subito, infatti, che è una presa in giro”.

GLI ESPROPRIATI – Tra i ricorsi che sono stati presentati al TAR, otto in tutto, ve n’è uno che riunisce una particolare fattispecie di residenti: gli espropriati “Faccio parte del gruppo dei cittadini espropriati – ha esordito Luca de Paoli – persone  che per la realizzazione della bretella perderanno case, terreni, proprietà. E’ inutile dire che a quest’ora, il danno con quest’opera è bello che fatto. E tutti voi – ha dichiarato De Paoli rivolgendosi ai Consiglieri – non avete fatto nulla. Chi doveva decidere ha già deciso. Tutti sostengono di non esserne responsabili, ma intanto sono stati ben 4 i Presidenti del Consiglio che hanno apposto la loro firma al progetto. Io però aggiungo che dire No in toto, significa  adesso lasciargli  fare quest’autostrada nella maniera più sbagliata possibile, Mentre invece bisogna puntare a realizzarla nel miglior modo possibile. In generale, sottolineo il fatto che parlate di cose che non sapete, non vi siete documentati. E lo si capisce anche dalle vostre dichiarazioni odierne”.

I FRONTISTI – Un’altra categoria di residenti che ha presentato ricorso al TAR, è nota in zona col termine di frontisti. E sono quelli che fanno capo all’Associazione Viviamo Roma Sud, per la quale ha preso la parola Livio Nerici - Rappresentiamo 150 famiglie ed abbiamo sostenuto un sforzo economico notevole per poter presentare il nostro ricorso contro la bretella – è stato premesso -  Abbiamo chiesto più volte incontri istituzionali e l’apertura di tavoli per arrivare ad una soluzione condivisa. Non siamo in grado di fare proposte specifiche anche se vogliamo che venga portata avanti il discorso della mobilità su ferro, dell'adeguamento della pontina ed evitare di prendere in giro i cittadini, cercando di dire che questa opera migliorerà il traffico. lo peggiorerà sicuramente. Io non sono completamente sordo all'idea di una galleria sotto al raccordo anulare. Per me quello che non si può fare è un ponte di 25 metri con piloni che stanno sopra l'ansa del tevere. Ma voglio pensare che la politica possa trovare ancora un sistema a prescindere dai ricorsi. Noi comunque continueremo la nostra lotta, visto che voi tutti vi siete lasciati asfaltare”.

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