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Scandalo “affitti gonfiati”: il Comune non interviene a calmierare i prezzi

Fumata nera nell'incontro tra gli inquilini "truffati", USB e l'Assessore Corsini. Fascetti (USB): "Si continuano a pagare prezzi di mercato per l'edilizia realizzata con finanziamenti pubblici"

La vicenda dei cittadini truffati da cooperative e consorzi edili che utilizzavano finanziamenti pubblici, si sta allargando a macchia d’olio. La presunta truffa,  scoperta ai danni di alcuni inquilini di Spinaceto Due, ha fatto emergere migliaia di situazioni simili: il costruttore ricevendo dei finanziamenti pubblici, avrebbe dovuto affittare a canone calmierato gli appartamenti costruiti, per rispondere all’emergenza abitativa. Ma in realtà, come ha denunciato Angelo Fascetti, portavoce di ASIA/USB, “spesso gli affitti erano ai livelli di mercato, se non addirittura oltre”.

IL RITARDO DI ROMA CAPITALE - In mattinata, una delegazione di inquilini, insieme allo stesso Fascetti, si è incontrata con l’Assessore Capitolino Marco Corsini, al Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, all’EUR. “L’appuntamento è nato dal fatto che, sebbene la magistratura abbia evidenziato come i finanziamenti pubblici venissero utilizzati per favorire le ditte e non gli inquilini, il Comune ancora non è intervenuto. Intanto sono stati individuati i primi responsabili della situazione in atto, e sono stati sequestrati anche i primi alloggi. Ma ciò  nonostante – ci spiega Fascetti – si attende da oltre un anno che il Comune di Roma, che ha stipulato le convenzioni con queste società, rivisiti le tabelle delle locazioni, applicando modalità corrette”. In altre parole, gli inquilini continuano a pagare affitti troppo cari.

AFFITTI TROPPO CARI - “Il Comune dall’estate del 2012 si era impegnato a ridefinire le tabelle con i nuovi canoni,ma ancora niente. Gli inquilini continuano a pagare affitti che in alcuni casi arrivano a mille euro per zone periferiche. I canoni sono dunque vicini a quelli del mercato libero, ma in alcuni casi arrivano addirittura a superarlo” osserva Fascetti, mentre dovrebbero essere calmierati proprio per il ricorso ai finanziamenti pubblici.

LA FUMATA NERA – Ma l’incontro odierno, non ha consentito di venire a capo della vicenda. “ Nell’appuntamento con l’assessore Corsini abbiamo rivelato una sorta di atteggiamento  di copertura verso queste cooperative. Addirittura ci è stato detto che alcune di loro, nonostante l’inchiesta della magistratura,ha minacciato i tecnici del Comune a rivedere i canoni, con una serie di diffide.  Oggi c’è stato da parte degli inquilini,  un momento di contestazione forte, perché l’amministrazione comunale sembra palesarsi a difesa delle speculazioni e sembra non voler risolvere questa situazione, che riguarda molte centinaia di persone.  L’incontro si è interrotto bruscamente e l’assessore, di fronte alle contestazioni fatte, si è alzato e se ne è andato, infastidito dall’arrabbiatura dei presenti. Bisogna però considerare – valuta Fascetti -  che ci sono inquilini sotto sfratto, nonostante siano stati nominati custodi dell’immobile.In altre parole, poiché le cooperative  fino a poco tempo fa hanno continuato a pretendere il pagamento dei canoni, si sono verificati casi di convalida dello sfratto per morosità da parte della magistratura civile che non ha voluto tener conto dell’indagine della magistratura penale. Una situazione che poi si è risolta, ma insomma, ne abbiamo viste davvero di tutti i colori”.

UN DANNO ERARIALE - Ma c’è dell’altro, nella denuncia di Fascetti. “ C’è un altro aspetto da prendere in considerazione. Le ditte che hanno ottenuto i fondi, entri sei mesi dalla fine dei lavori, dovevano presentare dei piani finanziari. Se non approvati, doveva essere applicata una sanzione giornaliera di 50 euro. Questa norma non è mai stata applicata e infatti le sanzioni non sono mai state pagate, creando un danno per l’erario. Una situazione completamente coperta dall’assessorato alla casa – giudica Angelo Fascetti (USB) – sia nella parte politica che in quella tecnica”.

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