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Esplosione a Mostacciano: nuovi particolari rafforzano la tesi del suicidio

La donna che avrebbe provocato la fuga di gas non risulta negli elenchi delle persone con permesso di soggiorno e si sta indagando anche sull’amministratore del condominio

Erano le 6.50 di ieri mattina quando un’improvvisa fuga di gas ha tragicamente provocato la morte di due persone in via Carmelo Maestrini 373: la prima, 27 anni di Vercelli, si chiamava Elisa Castaldi e era ospite del fidanzato 32enne; la seconda abitava sempre al piano piano e si chiamava Luisa Verdiglione, 43 anni, e sembra sia stata uccisa nel sonno dalla caduta di un tramezzo o più probabilmente di un armadio che avrebbe schiacciato la signora secondo le prime ricostruzioni. Ci sono altri feriti gravi ricoverati al Sant’Eugenio ma la situazione pian piano sta ritornando alla quasi normalità.

Lo scoppio è stato grande e ha provocato gravi danni a tutto il primo piano della palazzina e non solo: alcune autovetture sono state colpite dai detriti finiti nel parcheggio interno. Dalle prime voci che sono girate tra gli abitanti della zona sembra che la signora accusata di aver provocato la fuga di gas e quindi il terribile scoppio sia in realtà solamente in affitto e la casa le fosse stata data in realtà senza regolare permesso di soggiorno. Una situazione quindi molto delicata anche per l’amministratore della palazzina che dovrà poi giustificare la gravissima vicenda.

La signora, probabilmente di origine spagnole, avrebbe dato un nome diverso da quello reale e non risulterebbe infatti tra i residenti in Italia: sembra poi che condividesse l’appartamento con il figlio 50enne ma, scomparso quest’ultimo da una ventina di giorni a causa di un ictus, il grande dolore e il senso di solitudine avrebbero poi portato al tentativo di suicidio in realtà mal riuscito visto che risulta essere ancora in vita con ustioni per il 70% del corpo. Le indagini sono solamente allo stato iniziale e solo nei prossimi giorni si riuscirà ad avere maggiore chiarezza.

Nel pomeriggio di ieri intanto è giunto in zona il presidente del XII municipio Pasquale Calzetta che ha cercato di rincuorare le famiglie promettendo nuove sistemazioni nel minor tempo possibile. Ieri notte chi non ha potuto appoggiarsi da parenti o amici è stato sistemato in albergo mentre a partire dalla giornata di oggi sembra che si stia pensando ad alcuni mini-appartamenti collocati sulla via Ardeatina all’altezza del Divino Amore.

Una sistemazione temporanea che però dovrà essere presa seriamente in considerazione visto che non solamente le 14/15 abitazioni ma l’intera palazzina attualmente è stata considerata inagibile perchè le indagini non saranno solamente civili ma naturalmente anche penali a causa della morte di due persone. Nel frattempo comunque è stato possibile recuperare grazie all’aiuto dei vigili del fuoco quasi tutti gli oggetti e i vestiti rimasti dentro casa visto che passerà del tempo ancora da quantificare prima di poter utilizzare nuovamente gli appartamenti che ora come ora sono sotto sequestro.
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