Torrino: Baratto, regalo, riutilizzo…in una parola “Roma Riusa”
Una domenica all'insegna del riutilizzo e delle buone pratiche. Piras: "Nella precedente iniziativa, grazie ai cittadini, abbiamo impedito che 550kg di oggetti finissero in discarica. Semplicemente riutilizzandoli"
Avete la cantina piena di oggetti? Trovate che quel mobiletto in casa vi tolga solo spazio? Allora è il caso di fare un salto, domenica mattina, a piazza Cina. Poiché non soltanto è possibile liberarsi di cose ritenute ormai inutili. Ma è anche plasibile trovarne, gratis, altre che invece potrebbero ancora fare comodo. Al Torrino arriva “Roma Riusa”, l’iniziativa pensata e promossa da Zero Waste Lazio, in accordo con AMA e con il Municipio IX.
LA PRIMA USCITA - Si tratta di un’opportunità, già sperimentata alla Montagnola, grazie alla quale gli oggetti riprendono vita, semplicemente passando da una mano all’altra. Da una persona, che non sapeva più cosa farne, ad un’altra che invece ne intuisce un possibile utilizzo. “L’evento di inaugurazione che c’è stato alcune settimane fa nel Municipio VIII è andato molto bene – ci spiega Massimo Piras, Presidente di Zero Waste Lazio – in quell’occasione abbiamo recuperato quasi 350 oggetti, dai mobiletti al vestiario, arrivando poi a riusare oltre il 60 % di quegli oggetti. E non è poco, poiché significa avergli ridato vita ed esser riusciti ad evitare che finissero in discarica. Il patto con AMA infatti è che a fine evento, che necessariamente si deve concludere alle 12, dobbiamo consegnare loro tutto quello che non siamo riusciti a recuperare”.
IL RIUSO VS. LE DISCARICHE - Il 60% degli oggetti portati in quest’ “isola del riuso” non è affatto poco. “ Abbiamo di fatto impedito che quasi 550 chili di materiale venisse conferito nelle discariche. Certo – lancia un appello Piras - sarebbe bello se ci fossero delle associazioni disposte a recuperare la quota parte che non riusciamo a distribuire, magari per farne del baratto”. Alla base del riutilizzo infatti, c’è la pratica dello scambio di oggetti. Ma in realtà “si può venire a lasciare del materiale che non si usa più, oppure venire semplicemente a prendere degli oggetti, senza conferire nulla in cambio. Ovviamente si può anche barattare”.
LA DELIBERA IN CAMPIDOGLIO - L’iniziativa, che sarà presto portata in tutte le principali piazze dei 15 municipi capitolini, risponde ad un preciso obiettivo. “Facciamo questo evento anche per promuovere la delibera di iniziativa popolare che, in questi mesi, abbiamo portato avanti. Entro la fine di giugno, salvo complicazioni, diverrà una delibera di Giunta. Abbiamo già concordato con l’Assessore Estella Marino un testo finale – fa sapere il Presidente di Zero Waste - L’obiettivo è quello di modificare tutto il quadro entro cui si iscrive la gestione dei rifiuti della Capitale. Noi chiediamo di modificare l’impiantistica attuale e di recuperare materiale. Di creare piccoli impianti di compostaggio per la frazione umida, dal momento che oggi con importanti costi siamo costretti a portarla in Emilia. E puntiamo sui centri di riuso, sulla scorta di quello che stiamo facendo noi, con la differenza che chiediamo diventino impianti stabili”.
LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI - Ma la proposta, contrenuta nella delibera "Roma verso rifiuti zero” prevede anche che siano “istituiti degli osservatori municipali: parliamo di uno strumento in grado di monitorare il funzionamento della raccolta dei rifiuti, con la partecipazione paritaria dell’amministrazione e dei cittadini. Puntiamo sull’allargamento della partecipazione dei romani - sottolinea Massimo Piras - anche per evitare che possano ripetersi i problemi che si sono avuto nel municipio IX”. Sembra impossibile, ed invece è il frutto del lavoro di molti volontari che hanno battuto palmo a palmo la Capitale. Per cercare di realizzare l’obiettivo “Roma verso rifiuti zero”. Con l’aiuto di tutti. A partire da domenica, anche con quello dei residenti nel Municipio IX.
