“Se ho contezza della cose ne parlo. Altrimenti preferisco di no”. Liquida così il Presidente Santoro la questione della fermata Roma Lido di Torrino Mezzocammino. Un tema caro a molti dei quartieri limitrofi, serviti soltanto dai mezzi di linea dell’Atac. Destinati ad un’inevitabile incolonnamento sulle strade consolari,  nel traffico di punta.

IL MEZZO PRIVATO - Da Tre Pini a Mostacciano. Passando per Spinaceto, Villaggio Azzurro, Tor de’ Cenci, Casal Brunori. Un bacino di oltre 70mila residenti, da sempre non può contare su altro che non sia la propria auto, per raggiungere i relativi luoghi di lavoro. Le poche linee TPL che transitano verso l’EUR, non hanno frequenze e capienza tale da garantire una valida alternativa.

IL FILOBUS - Intanto il Corridoio della Mobilità Eur- Tor de’ Cenci, è stato definanziato, per investire (con i noti risultati) su quello Laurentino-Tor Pagnotta.  E dunque, con buone probabilità, il filobus a Tor de’ Cenci, Spinaceto e Casal Brunori non arriverà mai. La fermata di Vitinia continua invece a servire i soltanto  i suoi 4mila abitanti, essendo il quartiere irraggiungibile, causa eccessiva pendenza su via del Lago Santo da una parte. E d’altra parte per le difficoltà incontrate nell’asfaltare quegli ultimi trecento metri di via del Risaro, trasformate ciclicamente in pubblica discarica.

LO STADIO - Rimane la stazione di Torrino Mezzocammino come unica alternativa al quotidiano ricorso all’automobile. Come fare? C’è forse uno spiraglio. E coincide con la realizzazione dello Stadio della Roma a Tor Di Valle. “L’ipotesi di un impianto di quel tipo – chiude il discorso il Presidente Santoro, intervenuto all’assemblea di quartiere - o è accompagnata da investimenti sulle infrastrutture per la viabilità pubblica, o per quanto mi riguarda, non se ne deve fare niente”.