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Vitinia - Mezzocammino Vitinia / Via Marzabotto

Vitinia, chiuso un intero piano della scuola elementare: “Off limits da 4 anni, la pazienza è finita”

Torna all’attenzione del presidente D'Innocenti la condizione in cui versa la scuola primaria di via Marzabotto. Lepidini (Pd): "Gli studenti di Vitinia aspettano quegli spazi da troppo tempo"

Nel 2018 un nutrito gruppo di alunni, guidato da insegnanti e genitori, si era presentato con striscioni e cartelli in via Ignazio Silone. Motivo della “gita” una protesta, rivolta all’indirizzo del Municipio IX.

Criticità superate e problemi persistenti

Quegli alunni, arrivati da Vitinia, volevano ricordare all’ente di prossimità le condizioni in cui versava la loro scuola. Nonostante i lavori di ristrutturazione avviati nella precedente consiliatura,  continuavano a non avere accesso al cortile. E questo li costringeva a restare in classe anche durante la ricreazione. Quel problema è stato risolto. Ma i bambini della primaria Guareschi, con insegnanti e genitori, segnalavano anche un’altra criticità: la persistente chiusura di un intero piano dell’edificio. Una questione che, a distanza di anni, non ha ancora conosciuto il suo lieto fine.

L'interrogazione

I disagi vissuti dagli alunni di Vitinia, sono tornati d’attualità. Con un’interrogazione urgente, il consigliere democratico Alessandro Lepidini, ha riacceso l’attenzione sulla vicenda. “Ho chiesto al presidente D’Innocenti quando saranno realizzati e completati i lavori per il consolidamento del muro perimentrale che da quasi 5 anni ha causato la chiusura di un intero piano”.

Anni di lunghe attese

In via Marzabotto, aveva spiegato a Romatoday l’attuale minisindaco del Municipio IX, “c'è un problema relativo ad un muro del condominio che confina con la scala antincendio della scuola. I vigili del fuoco hanno chiesto di rinforzarlo e si doveva procedere con delle palificazioni nel perimetro del privato. Il progetto che era stato predisposto però, a seguito di recenti aggiornamenti sulle prescrizioni antisismiche, non va più bene. Ne è stato fatto un altro che deve essere approvato dalla Regione. Appena ottenuto quel via libera, procediamo con l'opera”. Da quella dichiarazione sono trascorsi già due anni. 

Pazienza finita

All’epoca D’Innocenti, commentando la richiesta di riaprire il cortile scolastico, chiese “un po’ di pazienza”. Quell’intervento è stato poi completato. Resta da affrontare l’altra questione. “Questa volta la pazienza è finita. Con l’emergenza Covid 19 la disponibilità di spazi è divenuta stringente. Tra l’altro si è prospettata anche la possibilità di trasferire alcune classi dalla primaria alla secondaria. Sarebbe grave. Quindi direi - ha concluso Lepidini - che questa volta non si può chiedere ancora di aspettare. La pazienza è finita”. 

La sicurezza all'entrata ed all'uscita

Il tentativo di ottenere degli aggiornamenti, chiesti da Romatoday al presidente del Municipio IX, non ha sortito gli effetti sperati. Dal territorio, poi, vengono evidenziate delle criticità. “L’istituto comprensivo Tacito Guareschi ha la scuola primaria in via Marzabotto, ma la secondaria si trova in via del Risaro. E lì, abbiamo visto, che ci sono i parapedonali che sono divelti” ha fatto notare Mario Pericolini, il presidente del Comitato di Quartiere. L’eventuale trasferimento delle classi, se confermato, dovrebbe prendere in considerazione anche i lavori da effettuare per rendere sicura l’entrata e l’uscita degli studenti. Un problema che, in ogni caso, andrebbe affrontato. Con tempi diversi da quelli che hanno impedito di riaprire, per oltre quattro anni, un intero piano della scuola elementare.

La replica del Municipio

Nella mattinata del 30 settembre il presidente D'Innocenti ha risposto alle domande contenute anche nell'interrogazione. “Per realizzare l’intervento nella scuola - ha ricordato il minisindaco del Municipio IX - è stato necessario procedere alla redazione di una variante che non ha avuto esito positivo per problematiche  legate al contiguo fondo condominiale in cui è collocato un cavidotto elettrico. E’ stata necessaria la redazione di una seconda variante che è al momento ancora al vaglio del Genio Civile, in attesa di autorizzazione sismica. I lavori - ha concluso D'Innocenti -  saranno ripresi non appena verrà rilasciata la sopracitata autorizzazione”.

Articolo aggiornato alle ore 10:50 del 30 settembre 2020

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