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Torrino Mezzocammino e rifiuti: “Buttati 2 milioni di euro nella spazzatura!”

Braccio di ferro tra Comitato di Quartiere e Consorzio sul tema dei cassonetti interrati. I residenti non li vogliono, ma per il Consorzio e l'AMA sembrano inevitabili. CdQ: "Ci opporremo con tutte le nostre forze"

Il Consorzio Torrino Mezzocammino e l’AMA sembrano davvero intenzionati a “dissotterrare” l’idea dei “cassonetti interrati”. Al di là del facile gioco di parole, nel quartiere si sta consumando una netta presa di posizione. Da una parte la municipalizzata ed il CUTM. Dall’altra i residenti con il Comitato di Quartiere che annuncia battaglia.

MILIONI DI EURO BUTTATI - Al centro della contrapposizione la “ricomparsa dei cassonetti a scomparsa”. Ovvero di quella tecnologia, un po’ datata, che prevede il momentaneo interramento dei rifiuti. Una possibilità che i residenti vorrebbero evitare.  “A noi sembra in totale dispregio della logica che sconsiglia la creazione di diversivi alla raccolta differenziata porta a porta, ormai avviata pure  con una certa efficacia” fa notare il Presidente del CdQ Massimiliano Miotti. L’obiezione del cittadino, non sembra però scalfire le intenzioni del Consorzio Unitario del dott. Nicastro.  Né tantomeno quelle della municipalizzata.“Per il Consorzio le  buche erano in progetto e sanno da fare –spiega Miotti dalla pagina facebook del CdQ – per AMA i cassonetti compattatori sono stati aggiudicati in gara e sanno da comprare: 2 milioni di euro di soldi pubblici, è proprio il caso di dirlo, buttati nella spazzatura!”

CASSONETTI INTERRATI  VS CASSONETTI INTELLIGENTI - Sulle modalità di utilizzo di questi indesiderati cassonetti,  torna utile la descrizione del CdQ. “Pare che 4 postazioni saranno destinate alla raccolta differenziata identificata, cioè tramite strisciata del codice fiscale dell'utente. Le altre postazioni  verranno utilizzate da Ama per far svuotare i mezzi più piccoli ed accelerare la raccolta nel nostro quartiere. Praticamente alcuni cittadini avranno sotto le proprie abitazioni delle piccole discariche”. Una scelta poco entusiasmante, per dei residenti che chiedono invece d’introdurre nel quartiere tecnologie innovative. E’il caso dei cassonetti intelligenti, proposta che è piaciuta anche ai residenti d' altri quartieri capitolini. Ad oggi però, la battaglia da vincere è quella contro la realizzazione dei cassonetti a scomparsa. “Il CdQ si opporrà con tutte le sue forze per impedire la realizzazione di questo progetto -  promette infine Miotti,  che ha interessato - il Vicepresidente Alessio Stazi, affinchè il Municipio IX garantisca una concreta partecipazione dei cittadini alle decisioni che saranno prese”. Il braccio di ferro, è iniziato.

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