Trigoria, via Gutenberg: il giardino abbandonato ha le ore contate
Il Municipio fa sapere di aver cominciato a predisporre un intervento manutentivo su un giardino che per anni ne era rimastone privo. Non era chiaro se l’area verde fosse di proprietà pubblica
Ci sono voluti molti mesi e le insistenze di almeno due differenti comitati cittadini. Alla fine però la vicenda sembra essersi risolta per il meglio e nell'area verde di via Gutenberg, zona Trigoria, potrebbero finalmente intervenire i mezzi del Servizio Giardini. E questo significa che sono state sciolte le riserve sulla proprietà dell'area.
I DUBBI SULLA PROPRIETA’ - La vicenda è stata riassunta dall’Assessore all’Ambiente del Municipio IX. “Abbiamo dovuto chiedere pazienza ai residenti, che legittimamente chiedevano un intervento celere, ma abbiamo portato avanti un'attenta riflessione sull'importanza di sistemare bene le cose, anche se costava un po' di tempo in più”. Il problema, altre volte riconosciuto dal giovane assessore, stava nel fatto che “mancavano carte ed atti chiari con i quali avere certezza sulla proprietà e conseguentemente sulla presa in carico per la manutenzione”.
LA STRADA SCELTA - Risolti i dubbi l’area verde di via Gutenberg, nella frazione di Torretta, potrà finalmente esser sistemata. “Questo è l'esempio di come lavoriamo noi in Municipio: richiede tempo e fatica, ma ci si avvia alla risoluzione definitiva dei problemi – dichiara orgoglioso l’Assessore all’Ambiente - oltre alla programmazione dell'intervento è in corso l'organizzazione di una riunione congiunta con Dipartimento Patrimonio e Dipartimento Ambiente per sciogliere gli ultimi nodi amministrativi che fino ad oggi hanno impedito la presa in carico dell'area e interventi di manutenzione” .
L’ADOZIONE DELL’AREA VERDE - Resta sullo sfondo un problema non proprio secondario, che lo stesso Vicepresidente Stazi aveva messo in luce: l’assoluta carenza di fondi per la gestione del verde. “Noi dobbiamo sviluppare nuove forme di governance del verde urbano – riflette Stazi – per questo inviterò le realtà del territorio a partecipare ad un percorso di adozione dell'area da parte dei residenti, per trovare una risposta collettiva, sinergica, sociale alle difficoltà di gestione dei beni comuni”.
