Filobus Laurentina: il M5S porta il 'ponte dei sospiri' in Campidoglio

Lunedì 3 gennaio sono ripresi i lavori per il completamento del filobus nel tratto interno al GRA. Il trasporto pubblico è stato conseguentemente dirottato sulle sedi dedicate al transito di  automobili. Con un inevitabile peggioramento delle condizioni di traffico.Nel mese di maggio, questa nuova fase di cantierizzazione sarà terminata. Con il risultato tante volte ricordato dai vari portavoce del Consiglio di Quartiere. Un mezzo lunghissimo (18 metri) che circola principalmente insieme alle vetture private. E che percorre, in sede protetta, meno di tre chilometri.

LA STORIA DEL FILOBUS - Qualche giorno fa, il Consigliere Capitolino del M5S ha cercato di riaccendere i riflettori su un’opera “nata alla fine degli anni Ottanta, con un impianto filoviario lungo 38,4 km, i cui costi sono lievitati a 163 milioni di euro”. I costi citati, peraltro, dovrebbero essere utilizzati per la realizzazione di due corridoi della mobilità, il primo mai approdato neppure al progetto esecutivo, denominato Eur – Tor de’ Cenci. Il secondo, appunto,  era quello che  nelle intenzioni iniziali avrebbe dovuto collegare la stazione Laurentina con Trigoria,  ma che poi si decise di accorciare, puntando al raggiungimento del quartiere denominato Tor Pagnotta 2.

IL CONSORZIO E ROMA CAPITALE - “Il 4 giugno 2002 la Giunta Capitolina – ricorda il Consigliere M5S Stefàno – in relazione all’approvazione del progetto di lottizzazione del sub comprensorio n. 2 della sottozona E1 ubicata a Tor Pagnotta (alias Tor Pagnotta 2 nda)  ha approvato una memoria nella quale si evidenziava la necessità che l’attuale edificazione privata avvenisse contestualmente alla realizzazione di infrastrutture per la mobilità”. Ed ancora “Il Consiglio Comunale deliberò nel marzo 2003, che il rilascio delle concessioni edilizie fossero subordinate alla partecipazione economica del Consorzio alla realizzazione delle infrastrutture per la mobilità”. Fissando poi con una delibera di Giunta (1043/2004), che il Consorzio Tor Pagnotta due partecipasse fino ad un importo di  euro 2.939.906, alla realizzazione di una parte delle opere civili”.

IL PONTE DEI SOSPIRI - La somma era destinata a varie opere, “tra le quali il viadotto sull’autostrada del GRA al km 51+800, pedonale ciclabile e carrabile, per collegare la lottizzazione con l’antistante area destinata a nodo di scambio e  quindi con via di Tor Pagnotta e la stazione Laurentina della linea metropolitana” scrive sempre Stefàno nell’interrogazione. “La costruzione di detto ponte, per il transito del filobus, aiuterebbe a fluidificare il traffico che ogni giorno si crea su via Laurentina da e per Roma. In tal modo – sottolinea il Consigliere del M5S – gli utenti avrebbero l’opportunità di lasciare l’automobile fuori dal G.R.A. per poi arrivare mediante il Filobus sino alla stazione Laurentina”.

TEMPISTICA E COLLEGAMENTO METROPOLITANO - E’ noto tuttavia che, nonostante le proteste dei cittadini, per quel ponte non sia mai stato piantato nemmeno un tondino di ferro. Motivo per cui il Consigliere Capitolino interroga il Sindaco e l’Assessore Competente “a verificare entro quali tempi e quali modalità intendano realizzare il ponte sul GRA di cui in premessa, senza alcun esborso da parte di Roma Capitale e pertanto nel rispetto della tempistica prevista nelle Convenzioni del 2005 e 2013 in difetto del quale si dovranno applicare le relative sanzioni previste nelle citate Convenzioni”. Inoltre, tra le varie altre richieste, Stefàno chiede di sapere se “intendano attuare uno studio di fattibilità per il proseguimento della linea metropolitana B dal capolinea della metro Laurentina verso il GRA ed oltre, per consentire ai cittadini di raggiungere tramite il servizio di trasporto pubblico anche il quartiere di Trigoria”.